Ricordare tutte le sentenze che condannano il comune in materia di depurazione di acque reflue ormai è tempo perso, anche perchè la mancanza di trasparenza amministrativa ed informativa, denota un atteggiamento omissivo, recidivo e pressappochista da parte di tutti, compreso il sindaco, i dirigenti, il personale, gli uffici preposti, incapaci a dare risposte chiare in materia di tributi e quant’altro.
Tale andazzo, grazie anche ai padrini politici ha fatto si che nel comune prendesse piede, la prevaricazione giornaliera, rendendo il cittadino alla mercè di politici professionisti, artigiani della illegalità, dell’improvvisazione, dell’arroganza, tanto il conto lo pagano i cittadini, sempre più vessati da balzelli e tributi ingiusti. Ormai, si è perso il senso della ragione, del dovere, del decoro, siamo in presenza di politici professionisti, artigiani della illegalità, della menzogna, di società deputate alla riscossione dei tributi ignare delle tante inadempienze del comune, ma brave a vessare il cittadino con somme molte volte illegali, non dovute, di personale comunale (per fortuna pochi) disadattati al loro dovere e non preparati a dare risposte. Come non bastasse, si vive come animali: servizi carenti, strade da quarto mondo, civiltà zero, agricoltura che stenta a decollare, defraudata ed in mano ad imprenditori sempre più asserviti alla politica, tanto da permettersi il vezzo di ricattare gli stessi politici per la enorme mole di consenso elettorale capaci di condizionare, veicolare, per la loro posizione nel ricattare i lavoratori. Una politica arroccata sui suoi privilegi, lontana anni luce dai veri problemi della classe operaia, del ceto medio, delle piccole imprese locali, un calo di credibilità da fare tremare le vene dei polsi. Si vive in un centro storico con vicoli invasi dalla sporcizia, da carcasse di animali, per non parlare delle tante abitazioni abbandonate, rifugio di disgraziati che dormono su giacigli fatiscenti sistemati a terra e che non rientrano nei piani delle associazioni e delle cooperative perchè non convenienti dal punto di vista economico come gli immigrati. Il sindaco, si degni di fare una passeggiata, in Vico 4 Novembre, per citarne uno, ad incominciare dal numero civico 1 al 25, e si renderà conto che tali zone, come tante altre, raramente vengono pulite da chi di dovere. Sarebbe il caso che si attrezzi un ufficio capace di dare risposte ai problemi del borgo antico, una persona, sia essa politico o professionista con delega al centro storico, capace di dare almeno una parvenza di dignità , ormai un optional alle persone che lo abitano e che ormai non si ribellano poiché ben integrati con il degrado. Il sindaco, l’amministrazione comunale, diano un senso, importanza al borgo antico, non esiste solo lo Scalo e Schiavonea. Nel frattempo sindaco, sa che per provvedimenti suoi e della sua amministrazione, paghiamo la tassa sui rifiuti più cara di tutta la Calabria, per non parlare dei tanti altri balzelli che a differenza sua l’amministrazione di Rossano non ha ritenuto opportuno applicare.
Per il movimento centro storico: Luzzi Giorgio