È inconcepibile ed inaccettabile che l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ed il suo direttore generale Mauro abbiano proposto ed emesso un atto aziendale che ignora il processo di fusione in atto tra i Comuni di Corigliano Calabro e Rossano, tra i più popolosi della provincia ed i più popolosi dell’area jonica, creando due aree distrettuali mostruose che fanno capo la prima al Comune di San Marco Argentano e l’altra al Comune di Acri, e che “comprendono” la prima il Comune di Corigliano Calabro e l’altra il Comune di Rossano. Massimo rispetto per le due cittadine dell’entroterra, tale organizzazione amministrativa a mio avviso rappresenta un preciso atto contro il nostro territorio.
Il sindaco di Corigliano Calabro Giuseppe Geraci è d’accordo?! Casomai lo fosse, per quale motivo finora non ha speso una parola in alcuna sede istituzionale? Mi interrogo se lo abbia almeno letto l’atto aziendale emesso dall’Asp lo scorso 9 novembre e pubblicato con deliberazione n. 1769 del 9.11.2016. Una cosa è certa: questo tipo di atti non passeranno più nel silenzio di chi fa politica sul territorio e per il territorio. L’atto aziendale sanitario non apporta, infatti, alcun miglioramento al sistema sanitario territoriale, a cominciare dall’ospedale “spoke” Corigliano Calabro-Rossano, ma esautora completamente l’intero territorio jonico, col suo patrimonio sanitario che viene parcellizzato in ben tre distretti e senza alcuna logica apparente. Si tratta di un provvedimento che produrrà soltanto un ulteriore depauperamento della sanità territoriale.
Addirittura nella denominazione dei tre distretti si perde l’identità di due grandi realtà quali Coriglioano Calabro e Rossano, da sempre punti di riferimento della sanità territoriale.
Da una prima analisi della nuova organizzazione sanitaria del territorio jonico non sembra sia stato apportato alcun miglioramento rispetto alla situazione precedente, ma, al contrario, appare evidente la volontà di impoverire ulteriormente il sistema sanitario locale. Nell’esprimere forte dissenso, invito il sindaco di Corigliano a non “dormire” ed a preoccuparsi. Al contempo, invito i due commissari ad acta che oggi governano la sanità in Calabria, ma anche il presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, ad intraprendere opportune azioni finalizzate a scongiurare l’ennesimo schiaffo al diritto costituzionale alla salute dei cittadini dell’area jonica cosentina. Ciò anche se da indiscrezioni che mi sono giunte proprio in queste ore l’atto aziendale sarebbe già in fase di rielaborazione, a dimostrazione del fatto che quanto sto denunciando ha estremo fondamento.
Corigliano Calabro, 14 novembre 2016
Aldo Algieri – Portavoce Movimento “Liberi per cambiare”{jcomments off}