Dover parlare dello stesso problema diventa un caso usuale , non più suscettibile di attenzione da parte di nessuno, nemmeno delle Autorità. Queste dovrebbero fare un sopralluogo e verificare la gravità del percorso invitando, chi di dovere, a chiudere quella strada. Solo così sarà possibile mobilitare i passanti su detta strada a protestare.
Sto parlando della strada della Chiubica non più percorribile essendo diventato un colabrodo il suo fondo stradale. Ma vi è anche l’incuria di alcuni proprietari che non avvertono la necessità (dovere civico) di eliminare le erbacce ai lati delle recinzioni, per cui si è costretti, inevitabilmente, a transitare sulle buche (Come erano bei tempi con la presenza dei Vigili urbani campestri). Lo stesso fenomeno si verifica su alcune strade interne dello Scalo. Ad esempio provate a transitare sulla strada Dragosei dello Scalo. Macchine parcheggiate a destra e a sinistra e le buche che fanno da” trofeo”. Ma possibile che non si riesce a rattoppare qualche buca, diventata pericolo pubblico per la sua profondità e larghezza? Ma a chi deve ricorrere e rivolgersi il cittadino? All’Amministrazione? Ai carabinieri? Alla magistratura? Beh, accettiamo ciò che dice un vecchio proverbio:. Mangia questa minestra o buttati dalla finestra:. Accetti tale situazione e non parlare. Paghi solo tributi e campa cavallo che l’erba cresce. Stai zitto, sopporti, non lamentarti perché è tempo sprecato ricordare ciò perché gli Organismi sopra citati hanno altro…da fare e pensare! E tra questi è da annoverare la Provincia e ’Anas per alcuni tratti stradali pieni di buche e di terriccio.
Corigliano 4 novembre 2016-11-04
Antonio Benvenuto