Se partissimo dal presupposto che i giovani debbano sempre essere disubbidenti e sovversivi, non potremmo che stupirci nel vedere tanti studenti che protestando, genericamente, contro i mali della scuola (purtroppo mai individuati con precisione) più che aiutare il cambiamento e l’innovazione non fanno altro che aiutare quelle forze conservatrici che hanno interesse a lasciare la scuola così com’è: uno schifo.
Infatti, a sentire ciò che gridano e scrivono i nostri ragazzi, nei tradizionali scioperi d’autunno (fatti giusto per perdere un po’ di tempo, sotto la regia occulta degli insegnati, cui gli scioperi fanno comodo), ci viene da ridere, poiché ci si rende conto che vecchio e nuovo vanno spesso a braccetto e quindi non hanno confini anagrafici.
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