La Stazione Marittima, oggettivamene bella, ma attualmente e chissà per quanto tempo ancora inutile. Ogni tanto ospita qualche convegno per lo più politico, ma è solo e soprattutto fonte di reddito per i custodi e null’altro, ha un senso come una cravatta su un corpo nudo… che bisogno o urgenza c’era per avallarne la costruzione in un porto prevalentemente peschereccio?
perchè è questo che realmente è… e nulla più! Senza nessuna possibilità di sviluppo chiuso com’è da Crotone e Taranto. Corigliano è fuori dalle rotte veliche, è troppo lontano dalla Grecia e commercialmente Taranto è anni luce avanti con l’autostrada alle spalle a pochi chilometri e con oltre un centinaio di milioni spesi per l’ammodernamento.
Quando i politici parlano del futuro del Porto di cosa parlano allora?
Quando gli stock ittici prelevabili dal mare diminuiranno, ora sono al 30% di 50 anni fa, ed anche i pescherecci si ne andranno che ne sarà del Porto? Che assomiglia sempre più alla Fortezza Bastiani de “Il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati, in attesa di un nemico che non arriverà mai, come il Porto attende quello sviluppo che come un mantra da oltre quarant’anni i politici annunciano dietro l’angolo, ma che in realtà è più lontano della Luna.