Purtroppo ci sono ancora politici che ritengono di giocare col destino della città di Corigliano Calabro, impunemente. Mi riferisco proprio al sindaco, il quale ha tenuto una conferenza stampa in cui ha illustrato il proprio operato di metà mandato (invitate associazioni ed istituzioni, tutte assenti, i presenti erano alcuni impiegati ed alcuni consiglieri comunali di maggioranza).
Ancora una volta il sindaco ha preso in giro la città, affermando che ha investito sulla formazione del personale comunale ma dimenticando di dire che la formazione è stata affidata a titolo oneroso al tizio presente nella sala attraverso una propria fondazione e non già ad aziende specializzate o magari all’Università della Calabria. Il sindaco ha poi annunciato la presentazione del bando per la raccolta dei rifiuti, dimenticando di ricordare che l’affidamento del servizio è stato da lui illegalmente prorogato per ben due anni. E ancora: ha affidato la riscossione dei tributi ad una nuova società, dimenticando di dire che la precedente società di riscossione aveva problemi giudiziari non indifferenti, per come denunciato più volte dalla stampa. E ancora: il sindaco ha dichiarato di avere in Comune una cassa di sei milioni di euro, non quantificando i debiti dell’ente e gli sprechi prodotti dalla sua amministrazione, che noi provvederemo a denunciare alla Procura regionale della Corte dei conti. Mi domando, anzi si domandi il sindaco se questi sono atti di ordinaria amministrazione o rendono più vivibile la città. Ma di che parla il sindaco?! Perché non ha parlato dell’ospedale, e della sanità cittadina, della viabilità locale, degli istituti scolastici privi di infissi, del “decoro” della città, del rilancio dell’economia? A tale ultimo proposito egli ha comunicato una ripresa dei rapporti con l’imprenditoria locale, dopo averla affossata. Dimenticando le numerose querele sporte da imprenditori locali contro alcuni funzionari dell’ufficio urbanistico. Ancora una volta, dunque, la passerella e il teatrino della politica hanno provato ad ingannare i coriglianesi. Se il sindavo vuole conoscere l’affidabilità del proprio operato, basta che egli domandi alla gente di Corigliano, basta che egli legga i giornali, basta che egli faccia un giro per le strade imbattendo nelle centinaia di buche, nei cumuli di rifiuti, nella disperazione delle famiglie e nell’indignazione degli imprenditori e dei professionisti. Alla vergogna non c’è più limite!
Aldo Algieri
Portavoce del Movimento “Liberi per cambiare”{jcomments off}