Parliamoci chiaro. Se c’è una cosa che proprio non sopporto è la disoccupazione giovanile, che qui da noi, almeno secondo le statistiche, ha raggiunto livelli inaccettabili. Capisco che creare nuove occasioni di lavoro, per tutti, in una realtà degradata e a ostacoli come il Sud, sia impresa proibitiva, ciò che invece capisco meno è come possano così tanti giovani, che dovrebbero avere energie e sapere da vendere per superare le tante difficoltà che esistono,
a non provarci nemmeno a trovarsi un lavoro, preferendo gironzolare per strada in attesa di tempi e occasioni migliori, come dicono per darsi un alibi che possa giustificare la loro poltroneria. In società decisamente più evolute e produttive della nostra, come il virtuoso Nord, i giovani hanno l’argento vivo in corpo, tanto che appena finita la fase della formazione scolastica (se non prima) si buttano a capofitto, anche su consiglio dei genitori, sul lavoro, qualunque esso sia visti i tempi difficili.
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