Era il 14 agosto 2015, giusto un anno fa, allorquando siamo stati raggiunti da una notizia, che se pur non ci colse di sorpresa, però ci rattristò perché certe Persone meriterebbero la vita eterna qui sulla terra: stiamo parlando di Maria Le Voci, un nome che come scrivemmo un anno fa, soprattutto ai giovani, poteva dir poco, ma a chi come noi si sta avvicinando ai 60, dice tanto.
Maria Le Voci era nata a Castrovillari 92 anni fa, ma già all’età di 13 anni, pensate nel lontano 1936 venne ad abitare qui a Corigliano Scalo con la sua famiglia, questo perché il suo papà Nicola vinse il concorso di Postelegrafonico e gli venne assegnata proprio la sede di Corigliano. Quindi la signora Maria ha vissuto in prima persona la storia della Stazione. Ha avuto modo di veder crescere questa frazione dal nulla a quella che è oggi, con tutti i suoi problemi urbanistici, di vivibilità e soprattutto sociali. Tra le tante persone che Maria Le Voci ha amato con quella intensità di donna dalla carità e dalla fede incommensurabile, c’è il nipote, Francesco Caputo, il quale alla vigilia del primo anniversario della dipartita di nonna Maria ci offre una piccola ma significativa riflessione su questa donna che tanto si è spesa per una sana e feconda vita comunitaria nel segno della religione cattolica. “E’ passato un anno dalla mattina del 14 agosto, quando la nostra città iniziava a contare i danni dell’alluvione e in un letto di ospedale terminava la tua esistenza terrena, cara nonna Maria. Avere una nonna novantenne è una gioia che purtroppo non tutti possono avere e averti avuto a lungo forse mi ha in parte ricompensato dalla perdita prematura di papà. E’ stato terribile il mese di agosto 2015, una città che si scopriva fragile davanti alla forza della natura e una parte importante dello Scalo che andava via, forse quasi a portarsi via tutta la sofferenza provocata in quei giorni. Sì perché a distanza di un anno il tuo andare via dopo l’alluvione mi è sembrato quasi un miracolo nascosto. Avevi tanta nostalgia della bellezza dello Scalo che non potevi ammirare più per le tue condizioni di salute e che, forse, hai voluto proteggere nel momento del tuo saluto a questa terra. Le tue ultime parole sono state una preghiera davanti a quel piccolo crocifisso in legno nel reparto di chirurgia e nella tua voce piena di sofferenza c’era il tuo grande testamento spirituale di Donna. Ti sei addormentata tra le braccia di quel Padre che hai sempre amato, lodato e ringraziato, anche nei momenti difficili, mai una parola fuori luogo mai un tono di voce diverso. Tante persone ho incontrato durante quest’anno che non sapevano della tua morte, ma tu in fondo non sei morta, sei solo passata dalla parte del cielo per pregare ancora per noi e per tutti, come facevi sempre, nessuno escluso. Tu che sei stata la santità nel quotidiano, il tuo ricordo è una dolce melodia senza fine… Signora Le Voci”. Per sabato 13 agosto alle ore 19.30 presso la Chiesa della Parrocchia Maria SS. Immacolata di Corigliano Scalo sarà celebrata una messa in ricordo della signora Maria Le Voci. “Un pezzo di paradiso aggiusta tutto” – diceva Don Bosco.