Sin dall’inizio del proprio mandato, nella tarda primavera del 2013, non ha mai perduto un’occasione per piangere miseria il sindaco Giuseppe Geraci. Col solito trito e ritrito ritornello delle casse vuote, del “miracolo” tutto coriglianese ma soprattutto geraciano, vale a dire quello d’essere riuscito a fare scampare il Comune al dissesto finanziario grazie ai consigli aggratis (!) elargiti con evangelica e prodiga benevolenza dai professori Ettore Jorio ed Enrico Caterini (pare ottimi samaritani nei confronti di decine d’altri Comuni della provincia di Cosenza), ma spendendo, spandendo e fendendo migliaia e migliaia d’euro per servizi inutili alla collettività amministrata (o meglio, da amministrare), ma utili certamente a qualcuno e ad ogni singola (e singolare) occorrenza.