Mentre i due Sindaci, di Corigliano e di Rossano, si incontrano ed annunciano buoni propositi di amicizia e collaborazione in vista della prossima e auspicata fusione dei due comuni, altri invece fanno di tutto per acuire i dissapori e la conflittualità fra le due comunità. Proprio ultimamente ci è giunta notizia di qualcosa che va a turbare il clima di solidarietà e di amicizia che si stava instaurando fra i cittadini dei due comuni.
Pare che si sia deciso di andare a mettere mano ai reparti dei due ospedali per rompere quell’equilibrio che si stava a fatica e finalmente consolidando.
Si tratta di nuovo del reparto di chirurgia di Corigliano, che dovrebbe essere accorpato a quello di Rossano.
A noi pare che questa operazione non abbia la benché minima giustificazione.
Il tutto appare invece come un vero e proprio bliz a scapito dell’ospedale di Corigliano, ma soprattutto a scapito della sanità nel nostro comprensorio.
Come si può pensare di portare tutta la chirurgia a Rossano, quando lì manca completamente la logistica, le attrezzature, e c’è una vistosa carenza nel funzionamento delle sale operatorie; tutte cose che invece a Corigliano ci sono e sono a norma di legge.
Non sarebbe meglio rafforzare la chirurgia di Corigliano con qualche innesto di personale proveniente dagli ospedali non più funzionanti di Cariati e di Trebisacce?
Possibile che ogni volta che si prevede una benché minima riorganizzazione, questa si debba tradurre in una spoliazione dell’ospedale di Corigliano?
La nostra non vuole essere assolutamente una battaglia di campanile, ma soltanto una riflessione tendente al miglioramento dell’offerta sanitaria nella Sibaritide.
PSI di Corigliano