Anni fa nel centro abitato di Schiavonea,in anticipo sui tempi d’attesa,nacque una bellissima bambina dagli occhi azzurri. Perché allora si nasceva in casa,nel lettone di mamma e papà. Niente Ospedali e neppure ginecologi,ma le mani sapienti della “mammaia” davano il benvenuto alla nuova vita. Certo non era proprio il massimo, ed era opportuno votarsi a qualche Santo,considerate le tantissime complicazioni in agguato.
Il mio professore di ginecologia amava ripetere che nei primi tre mesi di vita,si rischiavano piu’ malattie e traumi che nei successivi ottant’anni. Qualche tempo dopo con l’istituzione del SSN, molte criticità furono consegnate al passato. indubbiamente per il fascino esercitato sulla mia formazione dalla figura del Che ,decisi impropriamente di intraprendere gli studi in medicina,e come spesso capita attorno ai vent’anni ,bastò,in aggiunta ,la lettura di una bellissima tesi di laurea:Il dottor Semmelweis del controverso Celine,Il medico-scrittore riportò alla luce una pagina(volutamente) dimenticata dai sacerdoti della cura.
Ovvero che il professore viennese aveva scoperto che l’origine delle febbri puerperali,patologia temibile che colpiva,conducendole a morte,una donna su quattro ed era dovuta,secondo l’incedibile intuito del giovane medico, proprio alle mani “sacre”che avrebbero dovuto garantire la salute!!!Inutile dire di come la prese la comunità “scientifica”di allora:Il giovane medico dovette fare fagotto e ci volle il genio di Pasteur per dimostrare quanto fosse stato lungimirante il medico austro-ungarico.
Il corpo delle donne dal tempo del “partorirai con dolore”è sempre stato associato alla “ricostituente”funzionalità della sofferenza!
Ma tornando a quel fine aprile del 69,si udirono netti i colpi di fucile che in maniera piuttosto arbitraria e di dubbia opportunità, venivano esplosi per dare il benvenuto alla creatura giunta al mondo.Non c’erano dubbi,il nascituro era senz’altro di sesso maschile!!!Fu piuttosto generalizzato lo stupore quando si scopri che invece era nata “soltanto “una bambina.Ma che dire,il papà era un artista e persino socialista(di quelli di una volta s’intende)e quindi la bizzarria era passabile.Ma gli spifferi del pettegolezzo lasciarono uno strascico per molti anni:Tutta quella esultanza per la nascita di una bambina era comunque fuori luogo!E qui sta il punto del nostro racconto.C’è una cultura carsica dura a morire che segna sin dall’inizio le differenze.Da subito quel pezzetto di carne appeso al pube segna un confine tra l’essere e l’avere.L’essere una persona e l’avere dei diritti acquisiti sin dalla nascita.Sei maschio e quindi sappi che avrai il diritto di prelazione su almeno metà degli altri esseri umani di sesso opposto.Non importa che tu sia bianco o nero,ricco o povero sappi che rispetto all’altro sesso ti è concessa la virtu’ del possesso.Perchè di questo si tratta le “femmine”sono un tuo possedimento indistinto,con le buone o con le cattive.Nei secoli dei secoli.Amen e cosi sia.Cosi è stato.
Ma cosi non dovrà piu’ essere.
Io sento la necessità di indignarmi contro questa strutturale incapacità a manifestare la parte migliore di noi uomini.Vittime di modelli inadeguati,facciamo coincidere l’essere” uomini “con il tasso di violenza incorporato e pronto a manifestarsi contro tutto cio’ che a questo modello non è assimilabile.Nello specifico soprattutto contro le donne.Diciamolo con franchezza siamo tutti,in misura ovviamente non sovrapponibile,responsabili di piccoli o grandi atti di violenza contro le donne della nostra vita.A parole oppure nei fatti.Uomini di rispetto.D’onore(sic)…raramente uomini d’amore…
E questo ci priva della bellezza della spontaneità.Perchè dove vi è paura non ci puo’ essere bellezza.Diventiamo piu’ poveri ed incapaci di provare,ricevere,donare affetto od amore…La questione non si pone in termini di centimetri o di decibel,quando non si passi direttamente alle vie di fatto…quella donna non sarà mai “tua “nella costrizione ,e per quanto tristissimo ,è bene che lo si introietti in maniera precisa il concetto:una donna “costretta”,sviluppa con te lo ,stesso rapporto di un cardellino in gabbia, di un prigioniero con il proprio carceriere,di un condannato a morte con il proprio boia…l’unica idea che lo ispira è la libertà!Da te e dalle tue inconciliabili ed irrisolte frustrazioni di uomo incapace di legare a te con l’effetto.
Strano a dirsi che per centinaia di anni,nonstante le quotidiane frequentazioni ecclesiastiche si sia ignorato il bellissimo episodio del Vangelo.Il Profeta della pace rovescio’ la sentenza nei riguardi dell’adultera chiedendo semplicemente di usare quella prima pietra a chi non avesse altre colpe…
“fedeli umiliate da un credo inumano
che le volle schiave già prima di Abramo,
con riconoscenza ora soffron la pena
di chi perdonò a Maddalena,
di chi con un gesto soltanto fraterno
una nuova indulgenza insegnò al padreterno”(De Andrè-Via Croce)
Un’altra ragazza calabrese dagli occhi azzurri,già da tempo, ha presentato alla Camera dei deputati una bella proposta sull’educazione sentimentale nelle scuole italiane.
Cosi scrive Celeste“L’emotività ricopre una parte consistente nello sviluppo della persona, e questo dato è ancor più vero nelle fasi dell’adolescenza, quando va formandosi il carattere e si iniziano a fissare i comportamenti sociali. Conoscere le proprie emozioni, comprenderle e saperne parlare consente inoltre di ottimizzare le proprie risorse, consente un aumento delle capacità di comunicare e porta anche ad un potenziamento dell’apprendimento cognitivo. Rompere gli stereotipi è possibile se si alimentano sentimenti di affetto, riconoscenza, condivisione.”
Ebbene questa lotta di liberazione in entrambe le direzioni dovrà essere momento costitutivo della nostra nuova esperienza politica.La Sinistra del domani rinasce dalla capacità di ripensare ad un mondo dove la bellezza e l’amore possano essere “compagne” di vita..
Angelo Broccolo Sinistra Italiana