Facciamo di tutto per scimmiottare gli altri, anche quando di bisogno non ce n’è. Abbiamo gli usi nostri e la nostra buona cucina, ma ci affanniamo a rubacchiare di qua e di là usanze strane ed insipide pietanze; abbiamo arte e cultura veramente grandi, ma preferiamo cantare le lodi di pallide operette. È un modo d’essere, che negli ultimi lustri fa tendenza.
Giornali e tv ci bagnano e, spesso, ad accomodarsi c’è pure la scuola. Accade così che, laddove potremmo scegliere tra oltre 250mila lemmi della nostra lingua, scaliamo monti e attraversiamo mari, per andare a prendere una parola, che con noi non ha nulla da spartire. E non si racconti la favola del multiculturalismo, perché non ci azzecca un bel niente.