L’esperienza del 2013 non ha insegnato nulla! 12 candidati a Sindaco con almeno una lista per ognuno e in ogni lista su 24 candidati consiglieri circa 10 persone con la reale intenzione di candidarsi mentre tutto il resto riempi lista! Le dieci persone poi, scelte perché prendono un certo numero consistente di voti, 200,300,400 voti, ma poi?
In molti casi i portatori di voti sono in grado di fare un intervento in Consiglio Comunale o passeranno il quinquennio in silenzio, mezzi addormentati o annoiati o addirittura ritengono di non doversi neppure presentare alle sedute consiliari! E assistiamo senza conseguenze ad assenze ingiustificate! Non crediamo possa essere sufficiente avere la velleità di candidarsi a Sindaco ma è necessario avere un progetto, un programma una idea di città, della nostra città! E non basta neppure questo! Bisogna avere una squadra di persone serie e competenti ma soprattutto rapporti umani consolidati. E qui il nocciolo del problema: nell’era della frammentazione non è per niente facile né dialogare e né tantomeno stare insieme per un bene superiore. Il progetto deve essere costruito ed è intorno a questo che si creano centri di attrazione ma non di potere. Le improvvisazioni, come quelle del 2013, lasciano il tempo che trovano. Ed è sotto gli occhi di tutti l’effetto dell’improvvisazione! Chi si avvicina alla politica e ne rimane piacevolmente coinvolto può esercitarla sempre indipendentemente dalla carica ricoperta! Riflettiamo,di tempo ne abbiamo e nel mentre iniziamo a costruire progetti cerchiamo di essere fiduciosi gli uni verso gli altri senza demolire, ma soprattutto senza pregiudizi.
Elvira Campana
Consigliere Comunale NCD