Il “cane di quartiere” è una soluzione al problema dei randagi che vivono in strada: i cittadini possono richiedere al comune di adottare il cane, garantendogli sicurezza e assistenza sanitaria a spese dell’Asl. Quali requisiti devono avere i cani, e cosa deve fare una comunità per avviare l’adozione?
Dopo la prima legge nazionale sul randagismo, in mancanza di precise norme in materia, è stata demandata a regioni e comuni la parziale autonomia sul controllo del randagismo, pur nel rispetto di alcune regole generali. Cos’è un cane di quartiere?
Per “cane di quartiere” si definisce la particolare condizione di un cane randagio, adottato da parte degli abitanti di una determinata zona (o di un quartiere) che si assumono formalmente l’impegno delle sue cure, veterinarie, sanitarie ed alimentari, pur lasciando integra la sua libertà. Questa premessa è necessaria per far capire la portata della petizione popolare, che reca le firme di oltre 200 abitanti di via Rimembranze e zona Acquedotto a Corigliano Centro, presentata venerdì scorso all’assessore all’ambiente, Marisa Chiurco. “Noi residenti di viale rimembranze e zona Acquedotto – si legge nel testo della petizione – mettiamo a conoscenza dell’assessore Chiurco, che il cane di grossa taglia di colore nero che si aggira nel nostro quartiere, che per tutti noi si chiama Ringo, non ha mai fatto del male a nessuno né a persone né ad altri animali, e su questo ne sono testimonianza le tantissime persone che lo accudiscono, sia per quanto riguarda il cibo, sia per quanto riguarda le vaccinazioni e gli antiparassitari che gli vengono somministrati al bisogno. Da tenere presente – sottolineano ancora i firmatari della petizione – che il cane è nato nel nostro quartiere e ormai si è ben integrato con tutti. Capiamo che dalla la sua grande mole può far paura a qualcuno come primo impatto, ma ci si rende subito conto che è un cane buono e amato da tutti. Per concludere, siamo disposti a microcippare il cane continuando a tenerlo nel nostro quartiere ed impedire che venga rinchiuso in un canile.