Da più tempo abbiamo la sensazione che Giuseppe Geraci non abbia nessuna voglia di ricandidarsi alla guida della città. La sua scelta, pur essendo comprensibilissima, considerando l’ingratitudine umana e i tempi difficili che stiamo attraversando, ci lascia molto perplessi, poiché pensiamo che un lottatore come lui non possa disimpegnarsi in un momento simile, e cioè proprio quando una piena, composta da quel magma informe e indecifrabile che si sta preparando a mettere le mani sulla città in vista del 2018, sta per travolgerci.
E’ un rischio alto, anche se non imminente, ma è un rischio che potrebbe essere scongiurato solo da una ricandidatura dello stesso Geraci, che oltre a dare continuità a ciò che di buono ha sinora fatto, capitalizzandone il consenso, possa dettare l’agenda alla politica locale, in nome di una formula (già sperimentata) finalizzata a marginalizzare i conservatorismi, di qualunque natura, e a ridare slancio alla città e alla sua economia.
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