Rimediare figuracce pare sia diventato lo “sport” preferito dal Consiglio comunale di Corigliano Calabro. Non bastava la pacchianata pseudoreligiosa su iniziativa del vicesindaco Francesco Paolo Oranges, il quale ha fagocitato la riunione dell’assise civica nel santuario cittadino dedicato al Patrono Francesco di Paola proprio durante la solenne celebrazione liturgica dei festeggiamenti religiosi in onore del Santo
tenutasi nella mattinata dello scorso 25 aprile, al fine di “confermare” l’atto deliberativo del 28 aprile 1836 col quale il sindaco dell’epoca nominava Patrono – appunto – San Francesco, come fosse stato nominato sì Patrono ma a tempo determinato per meno di due secoli e come se quindi quell’atto fosse “scaduto” e si fosse reso necessario il suo “rinnovo”.
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