Con la precedente nota trasmessa dal Blog di Corigliano relativa alla probabilità che la festa popolare patronale non venisse svolta, chiedevamo delucidazioni sui veri fatti di tale possibilità. Delucidazioni venute a conoscere,dopo un colloquio telefonico con il Superiore del Convento, padre Antonio Bottino.
Cercavamo proprio di sapere come stavano i fatti in quanto alcune notizie in giro non ci convincevano nel senso che i francescani, di punto in bianco, non volessero lo svolgimento della festa del 25 aprile. Il che ci ha sorpresi essendo noi di parere contrario.
Innanzitutto è da chiarire che da parte nostra non vi sono mai stati pregiudizi sull’operato dei padri Minimi, al contrario, lo scopo della nota era quella di conoscere i veri motivi della posizione dei francescani..
Spieghiamo ancora bene il concetto. I Minim, da alcuni anni ,sono costretti a versare somme dal loro bilancio per il soddisfo degli impegni relativi alle organizzazioni canore, pirotecniche, ecc. Ciò era dovuto al poco incasso della cosiddetta”questua” e del mancato contributo da parte del Comune. Quest’ultimo ancora deve versare il contributo di euro 5.000, promesso lo scorso anno..
Ecco la verità, finalmente, ed era quello che volevamo sapere per scagionare i Minimi da ogni impopolarità .
Giustamente i padri Minimi, che vivono di carità, non possono anticipare moneta per i festeggiamenti civili. Questo è compito del Comune o di un Comitato . Quest’ultimo,da qualche anno,. non riusciva a raccogliere denaro tale da soddisfare le uscite per i festeggiamenti civili. Ed ecco la posizione dei Minimi nel senso che era tempo di separare i compiti:. Manifestazioni religiose e Festeggiamenti civili. La posizione dei Minimi era giustificata. Ovvero ingiustificato era la posizione del Comune perché ,essendo la festa patronale, doveva preoccuparsi direttamente o tramite un Comitato per il relativo svolgimento, in tempo utile.Ora i fatti sono chiari e la verità è venuta alla luce. E a proposito dell’impegno amministrativo abbiamo eseguito una ricerca, su internet, per conoscere se vi fosse la possibilità di un intervento diretto del Comune. Scopriamo che in moltissimi Comuni le Amministrazioni, per la festa patronale,o fieristica o addirittura manifestazione turistica, emettono delibere abbinando e applicando una minima tassa comunale sui servizi. Addirittura si potrà leggere qualche delibera relativa all’applicazione di tale contributo popolare. Allora, subitodopo il 25 aprile l’Amministrazione comunale si ponga il problema e faccia come fanno tanti Comuni senza tergiversare sul problema che va affrontato con coraggio e determinazione
Corigliano Calabro,9,04,16 Antonio Benvenuto.