Al Sig. Sindaco di Corigliano Calabro
Agli assessori e responsabili di settore alla cultura e manutenzione
Con sommo rammarico ho appreso che, in vista del referendum del 17 aprile, il comune ha emesso un’ordinanza di chiusura dei plessi scolastici adibiti a seggi elettorali a partire da giovedì 14 aprile fino a martedì 19 aprile, ben cinque giorni. Notizia che, in verità, non ha destato stupore ma solo rabbia, perché noi cittadini non riusciamo a spiegarci come sia possibile che solo in questo comune, che ha tanto sbandierato il suo sostegno alla cultura, chiude le scuole con così tanta superficialità.
Il sostegno alla cultura dovrebbe essere prodigarsi in tutti i modi al fine di garantire ai propri cittadini diritti inalienabili, dacché patrocinare qualche evento culturale è solo fuffa.
Mentre in tutti i comuni italiani, o quasi, le scuole, sede di seggio elettorale, interrompono le attività didattiche il venerdì pomeriggio precedente alle votazioni e li riprendono il martedì successivo, noi, a Corigliano, abbiamo bisogno di tre giorni in più! …“tre giorni di scuola cosa vuoi che siano?” – qualcuno potrebbe pensare – in realtà io lo ritengo un fatto grave da tanti punti di vista: grave per i bambini e ragazzi che si vedono privati del diritto allo studio più del necessario, grave perché gli insegnanti percepiscono uno stipendio per lavoro che non prestano, grave, soprattutto, per il messaggio che si dà a queste giovani generazioni.
Non c’è stupore perché, in occasione di altre tornate elettorali alle lamentele di genitori e dirigenti scolastici, ci è stato risposto <<noi siamo soliti fare così>>. Non è una risposta di un’istituzione, questa è la risposta di un potere prepotente e incapace, la cui unica fortuna è che si ritrova un popolo di caproni (cioè noi) che non è in grado di ribellarsi.
C’è, invece, tanta rabbia perché ci ritroviamo con politici e dirigenti di settore incompetenti che non sono in grado di gestire cose semplici, che si lasciano comandare da quattro operai dell’ufficio manutentivo che stabiliscono tempi e modi per come spostare due banchi!
La presente la potete annoverare come ennesima protesta avanzata da una semplice cittadina amareggiata e stanca di vivere in questa città.