Con la Legge n. 147/2013, all’art. 1 comma 639, è stata istituita in Italia la “Tassa sui Rifiuti”, meglio denominata TARI, per la copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati agli urbani avviati allo smaltimento.
La principale caratteristica della TARI 2015 è rappresentata, così come per Legge, dalla necessità di copertura del 100% dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati agli urbani avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale;
Traducendo per coloro i quali non comprendano o, magari, facciano finta di non comprendere, ciò significa che se un Comune spende 6 milioni di euro per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è obbligato, e sottolineo obbligato, a imporre bollette TARI ai suoi cittadini per un controvalore esattamente pari a 6 milioni di euro, nemmeno un euro di meno. Fatta questa dovuta precisazione, mi chiedo proprio in base a quale assunto si possa mai prevedere che la TARI nel 2016 andrà, addirittura, a diminuire quando, invece, esattamente al contrario, aumenterà per l’anno in corso ed i prossimi 5 di almeno il 30/40% ed il motivo è decisamente semplice. L’Amministrazione Geraci e l’Assessore Chiurco hanno inteso basare il nuovo bando di gara della TARI, presentato oramai lo scorso 17 settembre ed ancora non pubblicato, anche sul potenziamento della raccolta differenziata. La raccolta differenziata, a meno che a Palazzo Garopoli non abbiano già trovato qualcuno che gliela fa gratis, ha un costo molto ma molto importante. La parte preponderante di tale spesa è rappresentata dal costo del lavoro relativo alle decine di nuovi assunti che sarà necessario occupare per effettuare una raccolta differenziata seria e che non rimanga tale solo sulla carta. E’ pur vero che la raccolta differenziata, quando andrà a regime del 60/70% (e cioè, se tutto va bene, in una decina d’anni visto che adesso la percentuale di differenziata è del tutto irrisoria e pari al 17%) provocherà un risparmio sul pagamento del conferimento in discarica ma, tale risparmio, sarà del tutto marginale in proporzione agli aumentati costi della differenziata in virtù dell’assunzione di nuovo personale. E, comunque, sottolineo comunque, passeranno almeno dieci anni prima che almeno una parte del costo della differenziata dovuto alle nuove assunzioni potrebbe essere solo in piccola parte mitigato dal risparmio sul conferimento in discarica. E sempre che la differenziata si faccia effettivamente, oltre a pagarla. Secondo voi se il nuovo bando avesse comportato un risparmio per i cittadini a titolo di TARI l’Amministrazione perderebbe tempo ad andare di proroga in proroga??? Quando invece potrebbe portare a termine il bando stesso per poi vantarsi di avere abbassato le tasse con i cittadini… La TARI, invece, non diminuirà affatto. E se dovesse andare in porto il bando così come è stato pensato, l’aumento dei costi per la raccolta salirebbe almeno del 30/40%… ovvero per ogni 100 euro pagate nel 2015 ne pagheremo almeno 130/140 nel 2016… Non ci credete? Aspettate la prossima bolletta che poi ne parliamo…