Siamo nel Tempo Forte della Quaresima e, da dopodomani, con la Domenica delle Palme, inizia la “Grande e Santa Settimana” durante la quale, a Corigliano Calabro e, in particolare, nel Centro Storico, attraverso Riti e Tradizioni, si rivive, in maniera suggestiva e commovente, la Passione di Cristo.
Infatti –ormai da anni- la Comunità dei Minimi, con la “Passione Vivente” della Domenica dell’ingresso messianico di Gesù in Gerusalemme, dà inizio a scenari che, intrisi di grande sacralità ripropongono ciò che oltre 2000 anni fa è accaduto ad un uomo come noi che, annunciando pace, giustizia sociale, uguaglianza, fu crocifisso perché ritenuto un sobillatore dell’ordine costituito.
Ma è il Triduo Pasquale- che inizia Giovedì Santo con la Messa in Coena Domini – il fulcro centrale di tali manifestazioni che, per bellezza, compostezza, coreografia, suggestività, non sono secondi ad altri che, specie nel meridione, si perpetuano in memoria del mistero centrale della Fede cristiana.
A farla, per così dire, “da padrona” è la maestosa processione Dei Misteri che si snoda dalla chiesetta dell’Addolorata e che percorre, ancora oggi, le più antiche vie del centro storico e che costituisce prerogativa della Confraternita di Maria SS. Dei Sette Dolori.
Maestosa perché numerosi sono i soggetti statuari che la compongono e che ripropongono le tappe più salienti della Passione di Cristo.
A questo patrimonio statuario, di pregevole valore storico e religioso, da tempo, le Amministrazioni che reggono il Sodalizio, stanno guardando con estremo interesse per salvaguardarlo dall’incuria e per far si che la tradizione e la pietà popolare non vadano perdute.
Quindi, dopo i primi interventi messi in atto dal 1° assistente dell’epoca Peppino Risafi, che nel lontano 1981 apportò i primi restauri, riconsolidando i soggetti, restaurandoli e rimettendoli nelle condizioni di poter essere, nuovamente, portati in processione (alla fine degli anni ’70 la processione si era “ridotta” ai soli Cristo in Croce, alla Bara e alla Madonna), ai giorni nostri, l’Amministrazione guidata da Franco Cardamone, continua sulla scia della conservazione di questo patrimonio, adoperandosi ad intervenire laddove ce ne fosse bisogno, affidandosi alla maestria di Salvatore Pastore, emerito artigiano, valente scultore e fervente cristiano.
E dopo il restauro della statua della Deposizione e del simulacro del Cristo Morto, oggi Salvatore Pastore restituisce, perfettamente e magistralmente ripristinata, la statua di Gesù davanti a Pilato.
Acquistata nel 1942 presso la ditta Guacci di Lecce, dall’Amministrazione del tempo guidata dal Priore prof. Ernesto Borromeo, dopo oltre 35 anni, mastro Salvatore Pastore la “consegna” alla Confraternita e alla città, recuperata dall’usura del tempo e abbellita.
Lodevole e ammirevole l’opera del Nostro, dettata solo dall’amore per la storia, le tradizioni e la cultura locale, e, altrettanto meritorio, il gesto di riconoscenza che il Consiglio di Amministrazione della Confraternita ha, oggi, tributato a Pastore, annoverandolo tra i Confratelli Onorari del Sodalizio.
Esempi da emulare e a cui attingere, perché da essi trasuda e viene testimoniato l’attaccamento e il bene per la nostra città.
EFFEO