Sabato 5 marzo, nel fantastico Salone degli Specchi del famigerato Castello Ducale, l’ Istituto Tecnico Commerciale “L. Palma” ha offerto alla città una lodevole iniziativa :”L’incontro con l’autore”. Lo scrittore ospitato è un calabrese dell’Aspromonte, nato ad Africo, Gioacchino Criaco, vissuto al nord e ritornato in Calabria per amor di appartenenza.
I ragazzi hanno gestito l’evento con una spontaneità e passionalità esemplare. E, sotto la guida dei docenti del progetto, hanno dato vita ad una occasione culturale e sociale unica nel suo genere. La Preside dell’Istituto, dr.ssa Cinzia D’Amico, da sempre attenta alle opportunità extra scolastiche da offrire ai suoi studenti, ha spronato i ragazzi ad assumersi la responsabilità di impegnarsi in un progetto alquanto ambizioso e i ragazzi hanno colto l’occasione cimentandosi nell’elaborazione dell’intero progetto culturale con serietà ed entusiasmo.
I presentatori, Mattia Salimbeni e Roberta Scarcella, hanno condotto la serata con garbo e simpatia, accogliendo lo scrittore Criaco con la gentilezza e la riverenza che meritava.
Il maestro Giorgio Luzzi ha allietato vari momenti con musiche e canti eseguiti dal coro degli stessi studenti che, a dir poco, sono stati bravissimi.
La preparazione culturale del giovane team è stata affidata a Franco Maiaru’ e alla prof.ssa Broccolo, che hanno seguito i ragazzi con amorevole pazienza. Capaci tecnici della scuola si sono impegnati nella gestione tecnica dell’evento.
L’entusiasmo di questi giovanissimi protagonisti ha apportato alla serata un’aria fresca e piacevolissima, tanto che lo stesso ospite era divertito da tanta spontaneità e audacia culturale. Gioacchino Criaco ha spiegato che la musa ispiratrice dei suoi libri è la stessa nostra amata terra, la Calabria. Terra amara e amabile allo stesso tempo, e, nel suo libro Il Saltozoppo scrive che “La Calabria e’ una terra strana, sospesa tra passato e presente. La sua lingua non contiene il futuro dei verbi, il domani è affidato al destino.”
Grande lezione di appartenenza alla propria terra, grande rispetto della figura della donna di Calabria, forti nessi con il popolo cinese per le martoriate vicissitudini sociali.
Un’empatia creata con parole semplici e dirette, animate dalla simpatia dello scrittore che ha fatto sì che si vivesse una lieta ed efficace occasione culturale da cui uscirne col sorriso sulle labbra e l’amara constatazione di dover prendere coscienza che apparteniamo ad una terra difficile ma bellissima, una terra che merita l’impegno di veri uomini per portarla agli allori che merita.
Maria Golluscio