Anche se di natura tecnica l’ultima seduta di consiglio comunale, quella andata in scena lo scorso martedì, ha fatto registrare comunque momenti di accesa polemica, come il battibecco abbastanza animato che si è registrato tra la consigliere del Ncd, Elvira Campana, e il consigliere di Forza Corigliano nonché vice presidente della Provincia, Franco Bruno.
Su quanto accaduto quella sera interviene con una dichiarazione la consigliere Campana, anche per chiarire meglio la vicenda. “La diatriba con il consigliere di maggioranza Franco Bruno, si è registrata – afferma la Campana – perché questi è stato sobillato dal consigliere Antonio Ascente, tanto da personalizzare quanto da me espresso. In questa assise – è l’amaro commento della Campana – è evidente l’incapacità di elevare il dibattito politico chiusi, quelli della maggioranza, a voler solo ed esclusivamente litigare se solo si lede la maestà di qualcuno di loro. Eppure vi è molta magnanimità da parte dei gruppi di opposizione nei confronti della maggioranza. La questione sollevata è di carattere generale. Mi riferisco – afferma ancora l’esponente del Ncd – alla legittimità del ruolo di vicepresidente del consiglio provinciale da parte di Franco Bruno, rispetto alla decadenza del presidente del Consiglio Provinciale, Mario Occhiuto. Infatti la legge Del Rio parla chiaro. All’articolo 65 recita: “Il presidente della provincia decade dalla carica in caso di cessazione dalla carica di sindaco”. E poi all’articolo 66: “Il presidente della provincia può nominare un vicepresidente, scelto tra i consiglieri provinciali, stabilendo le eventuali funzioni a lui delegate e dandone immediata comunicazione al consiglio. Il vicepresidente esercita le funzioni del presidente in ogni caso in cui questi ne sia impedito”. Dunque il Vicepresidente non può esercitare le funzioni di un presidente decaduto. In claris non fit interpretatio. Ora, il consigliere Bruno piuttosto che attaccare i consiglieri del Ncd con strani e fuori luogo riferimenti a “padrini”, avrebbe dovuto pubblicamente spiegare la legittimità del suo ruolo. Parlare poi di lealtà politica, da parte dell’attuale sindaco e dell’onorevole Dima, sembra alquanto eccessivo se solo si ricorda l’alleanza politica del 2009 di Geraci con Aldo Algieri contro l’allora candidato a sindaco Straface notoriamente sua creatura politica”.