“Giù le mani dal nostro mare”. E’ questo lo slogan della manifestazione, organizzata dal Movimento 5 Stelle, per domenica prossima 28 febbraio dalle 16.30 alle 20 presso il parco comunale Fabiana Luzzi di Corigliano Scalo. “Questa manifestazione – afferma Francesco Sapia consigliere comunale del M5S – la organizziamo per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni regionali, contro le trivellazioni.
E’ una iniziativa voluta da noi ed alla quale saranno presenti diversi nostri portavoce, ma è aperta a tutti i cittadini e operatori del settore turistico. Noi riteniamo – afferma ancora Sapia – che manifestazioni del genere siano necessarie perché bisogno informare i cittadini che qui siamo sotto assalto da parte di un governo che punta solo al profitto nonché delle lobbies del petrolio che sono amiche di questo governo. Difatti, tra i tanti problemi che già attanagliano la nostra terra, ora dobbiamo pure difenderci dalle trivellazioni. Nel giugno 2014, prima e fin’ora unica concessione rilasciata, – afferma l’esponente del Movimento 5 stelle – il ministero per lo sviluppo economico ha concesso una istanza di perforazione nel bel mezzo di una riserva naturale, a circa 500 metri dal Sic (Siti di Importanza Comunitaria) IT9310044 “Foce del Crati” (riserva Naturale) dove tra l’altro nidifica la tartaruga caretta caretta, a circa 1,5 km dal Sic IT 9310052 – Casoni di Sibari”, ovvero gli scavi dell’antica Sibari, ai piedi della zona Mab Parco nazionale della Sila, ovvero zona riserva della biosfera. Si tratta, a ben vedere, – aggiunge Sapia – di una follia, se si pensa che si tratta di un’area a vocazione esclusivamente turistica e agricola. Il tempo purtroppo stringe in quanto – fa notare il consigliere comunale – il progetto operativo successivo al rilascio della concessione è stato presentato dalla Apennine il 28 gennaio scorso, e da quel momento ci sono 60 giorni affinchè comune e regione Calabria si devono opporre a questo scellerato disegno. A tal proposito abbiamo saputo che proprio fino a ieri, 22 febbraio, e cioè a distanza di circa un mese dalla pubblicazione del progetto da parte dell’Apennine, ancora la regione Calabria non ha il progetto per dare parere negativo sullo stesso. Riteniamo che questa circostanza sia a dir poco allucinante. Ed è anche alla luce di quest’ultima considerazione – conclude Francesco Sapia – che invitiamo per il prossimo 28 febbraio anche il presidente Oliverio e l’assessore regionale all’ambiente, nonché il vicepresidente della provincia Franco Bruno”. Fin qui l’appello di Sapia, adesso bisognerà vedere quale sarà la risposta della gente tenuto conto della gravità della situazione. Purtroppo l’ipotesi che alla foce del Crati nel breve volgere di poco tempo possano comparire le trivelle si fa sempre più concreta, ecco perché la risposta popolare in circostanze del genere potrebbe indurre chi di dovere a rivedere scelte che da più parti vengono definite a dir poco scellerate, tenuto conto dei gravi problemi che le trivellazioni potrebbero arrecare al nostro ecosistema.
Giacinto De Pasquale