E’ arrivata la sentenza di condanna per Badi Achraf, il ventiduenne marocchino che ha seminato il terrore nella città di Corigliano a cavallo tra i mesi di novembre 2014 e gennaio 2015, durante i quali si è reso protagonista di una serie di rapine. L’incessante lavoro investigativo dei carabinieri, supportato dalla collaborazione delle vittime, aveva consentito l’arresto del giovane cittadino straniero e contribuito a riportare la serenità in città.
Badi Achraf, difeso dall’avvocato Michele Donadio, è comparso dinanzi al Tribunale di Castrovillari dove è stato giudicato con il rito abbreviato e condannato alla pena di anni 6 e mesi 4. La Procura della Repubblica, rappresentata dalla dottoressa Maria Sofia Cozza aveva chiesto la condanna a 7 anni. L’imputato è stato condannato a rifondere anche il risarcimento in favore di una delle vittime, rappresentata dall’avvocato Antonio Pucci. Nel corso del processo il giovane marocchino ha risposto alle domande degli inquirenti riconoscendo la sua responsabilità solo per una parte delle rapine contestate e si è dichiarato pentito per quanto accaduto, che rimane però senza spiegazione, anche perché Badi Achraf era incensurato sia in Italia che nel suo paese di origine ed appartiene ad una famiglia benestante e ben inserita nel territorio italiano per cui appare difficile ipotizzare un movente economico nella serie di azioni predatorie realizzate.