Se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, anche l’ultima ricerca in materia di sanità, e cioè quella dell’Istituto Demoskopika sull’IPS (Indice di performance sanitaria), ha sancito che la Calabria è la regione più “malata” d’Italia. Nulla di nuovo sotto questo aspetto. Anche tali dati, infatti, confermano quanto ormai risaputo e quotidianamente sperimentato dai calabresi, tra lunghe liste d’attesa, spese sanitarie elevate, difficoltà di mobilità attiva e passiva.
Dalla mappatura delle inefficienze sanitarie italiane emerge che la Calabria conquista questo, per nulla ambito, podio, insieme alla Campania ed alla Sicilia, a causa di fattori assolutamente sconfortanti e preoccupanti, come, per esempio, quello dei tempi di attesa che sono così lunghi da provocare l’1,9% di tasso di rinuncia all’accesso alle prestazioni sanitarie in rapporto alla popolazione residente. Di fronte a questo quadro non certamente idilliaco, si staglia il silenzio delle istituzioni regionali, che diventa ancora più assordante, sia con riferimento alla realtà sanitaria ed ospedaliera della nostra città, che tenta di armonizzare servizi e prestazioni con quella della vicina Rossano, sia con riferimento alle difficoltà esistenti nell’affrontare seriamente la questione della realizzazione dell’ospedale unico. Su questa vicenda, registriamo, da ultimo, le dichiarazioni di due esponenti della maggioranza di governo della Regione, Guccione e Mirabello, che affermano, preoccupati, come il più grande investimento nella sanità calabrese degli ultimi 20 anni, e cioè la realizzazione dei tre nuovi ospedali di Vibo Valentia, Gioia Tauro e della Sibaritide rischi di arenarsi tra le sabbie mobili della burocrazia e del disinteresse politico. In sostanza, questi due consiglieri regionali temono che l’importo complessivo già stanziato per tre ospedali, pari a 438 milioni di euro per la realizzazione di 1120 nuovi posti letto, possa saltare tra mancata cantierizzazione delle opere, protocolli di legalità non ancora firmati, problemi finanziari per le imprese vincitrici delle gare di appalto ed, infine, mancanza di volontà politica di chi guida questa Regione. Nello specifico, poi, dell’ospedale della Sibaritide non si sa come procedere nei confronti della Tecnis, impresa vincitrice della gara d’appalto. In sostanza, ci troviamo di fronte ad un quadro di assoluta incertezza da parte della Regione che abbiamo evidenziato più volte. E se ritorniamo su questa tema, lo facciamo perché ci sembra allarmante che due consiglieri di maggioranza dichiarino che manchi la volontà politica nel risolvere questo problema. Chiediamo, pertanto, che il Presidente Oliverio dica qualcosa di più preciso; che sia chiaro con le comunità di Corigliano, Rossano e della Sibaritide che aspettano da tempo il nuovo ospedale; che entri nel merito dell’infrastrutturazione dell’area tante volte annunciata. E’ chiaro che su queste vicende manterremo alta l’attenzione e chiederemo conto al Pd ed al centrosinistra regionale.
Gruppo consiliare “Forza Corigliano”
Antonio Ascente, Franco Bruno, Francesco Algieri