Maggiori finanziamenti; un’immagine nuova non solo a livello provinciale ma anche regionale e nazionale; un comune di uno spessore maggiore, sia da un punto di vista numerico (con i suoi 90mila abitanti) che culturale. Sono, questi, i vantaggi della fusione tra Corigliano e Rossano secondo il sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci intervistato dal TGR Calabria nel servizio delle 14 andato in onda ieri (venerdì 22).
Il Primo Cittadino ha inoltre ribadito che l’unione è già effettivamente in corso grazie ad alcuni progetti comuni come la realizzazione dell’ospedale nuovo della Sibaritide e del depuratore consortile a servizio delle due comunità. Nel servizio sono stati intervistati anche il commissario prefettizio di Rossano Aldo Lombardo, l’arcivescovo della diocesi Rossano-Cariati Giuseppe Satriano e il presidente del Comitato 100 Associazioni per la fusione Corigliano e Rossano Amerigo Minnicelli. La fusione, che nasce da un percorso iniziato da decenni, porterebbe alla formazione di un nuovo comune che, con 90 mila abitanti, sarebbe la terza città più grande della Calabria. Il Consiglio Comunale di Rossano ha già approvato l’atto di impulso. Nella prossima assise civica, fissata per venerdì 29 gennaio, spetterà a Corigliano esprimersi in merito. Sul municipio unico arriva anche la benedizione della Chiesa tramite le parole dell’arcivescovo Giuseppe Satriano. Ho sempre manifestato il mio assenso favorevole a questo passo – ha commentato. Una reale conurbazione, che oggi deve avvenire a livello istituzionale, deve però poi coinvolgere tutte le realtà a iniziare dalla scuola. Perché – ha concluso – l’assunzione di responsabilità sia totale da parte di tutti.
Comune di Corigliano Calabro