Ma il Comitato cittadino spontaneo “no all’aumento indiscriminato della Tasi” è ancora attivo oppure no? E’ la domanda che qualcuno in città si pone, soprattutto perché il movimento che era stato creato nel novembre scorso, sembrava avere finalmente ridestato le coscienze dei coriglianesi. Infatti chi non ricorda il tam tam sui social network da parte dei promotori della protesta, venuta fuori all’indomani del ricevimento, da parte dei contribuenti coriglianesi delle cartelle di pagamento per la Tari (la tassa sui rifiuti) per l’anno 2015.
Vi furono aumenti in media del 20% che spinsero tanta gente a dire “mo basta”. Da qui nacque un Comitato spontaneo che riuscì ad organizzare una manifestazione di protesta che giunse fin sotto la sede del palazzo di città, e successivamente una delegazione del Comitato venne ricevuta dal sindaco, Giuseppe Geraci. Quella protesta riuscì ad ottenere un risultato pratico: il saldo del pagamento della Tari invece che a febbraio scadrà ad aprile. Da un punto di vista pratico non è un grande risultato, però quello che vogliamo sottolineare oggi, e che comunque abbiamo sottolineato allora, è la novità che il Comitato ha costituito per la società coriglianese. Infatti era la prima volta che i cittadini coriglianesi di tutto il territorio comunale si resero conto che era giunto il momento di non delegare ad altri le loro problematiche, ma che dovevano rivendicarle da soli. Ed in effetti in quella fase il Comitato ebbe un grande successo, tanto che alcuni rappresentanti dello stesso parlarono di tremila adesioni. Ed ecco che allora la domanda iniziale calza a pennello: in questi due mesi circa il Comitato continua ad operare oppure no ? Abbiamo saputo che ce chi sta lavorando per cercare di dare un assetto ufficiale all’organismo, con tanto di responsabili e rappresentanti, però ancora queste novità non sono state ufficializzate perché sono in corso di definizione. L’augurio è che effettivamente queste notizie siano vere, altrimenti tutto quello che è stato costruito tra novembre e dicembre potrebbe andare perduto, e tutto ciò sarebbe, secondo noi, un grave danno per la democrazia in quanto questa città ha bisogno di iniziative del genere. Molte volte abbiamo sottolineato come Corigliano da troppo tempo ormai vive una grave crisi sociale e culturale, una sorta di involuzione che sta portando i suoi cittadini ad assistere passivamente a tutto quello che avviene. Invece questa città ha bisogno di poter contare su una cittadinanza attenta e attiva, solo così si potrà sperare in un futuro migliore per tutta la comunità.