Ma, scusate, un Giuseppe Geraci indignato per una stampa troppo spesso indaffarata a inseguire (chissà perché) il pettegolezzo o la maldicenza piuttosto che la notizia, davvero credeva che col nuovo anno il giornalismo locale sarebbe cambiato, diventando di colpo obiettivamente neutro e quindi moralmente e qualitativamente superiore? Certo che no,
l’abbiamo sempre detto: nessun giornalismo può essere obiettivo, perché presuppone sempre un giornalista che lo fa, ma queste sono ovvietà. Meno ovvio è il discrimine tra filtro soggettivo della notizia, e sua fabbricazione giustificata dalla licenza di uccidere, che poi sia ideologica, politica o addirittura personale poco importa. E questo, spesso, lo dicono i fatti.
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