C’è una svolta nell’intricata matassa investigativa relativa all’omicidio di Carmine Avato, l’incensurato muratore di 52 anni freddato con quattro colpi di pistola calibro 7,65 durante la notte tra il 14 e il 15 novembre scorsi sotto la propria abitazione nel minuscolo comune di San Cosmo Albanese, nel Cosentino.
Un giallo alla cui soluzione s’è arrivati nella mattinata di ieri, dopo poco più d’un mese dall’efferato delitto, a seguito dell’ennesima perquisizione domiciliare effettuata da parte dei carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro alla ricerca della “prova regina”, vale a dire l’arma che aveva fatto fuoco contro la vittima.
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