La memoria mi riporta al 24 giugno del 1936, data in cui apparve la revue française “ACÉPHALE”, fondata e diretta dal filosofo francese Georges BATAILLE, insieme ad altri noti filosofi (Roger CAILLOIS, Pierre KLOSSOWSKI, André MASSON, Jules MONNEROT, Jean ROLIN e Jean WAHAL. Acéphale dal greco ἀκέϕαλος, akephalos, senza testa, la figura disegnata da Masson è priva di testa, il pube coperto da έteschio che stringe nella destra un cuore fiammeggiante e nella sinistra un pugnale. Fatta questa breve premessa è doveroso fare alcune considerazioni e riflessioni, sui politici acefali che gestiscono il Comune di Corigliano e il suo territorio.
Non si può affidare la gestione di un territorio così vasto e variegato, come Corigliano a personaggi senza un minimo di competenze e conoscenze senza esperienze amministrative; solo cacciando questi poveri politici improvvisati ed inadeguati, possiamo dare fiducia e speranze alle nuove generazioni.
Quando parlo con i miei studenti, soprattutto con la gente comune in giro per Corigliano, sento sconsolatamente affermare: “ non c’è un partito, non c’è un politico su cui puntare per rilanciare lo sviluppo economico per far partire la crescita di tutto il comprensorio.
Condivido pienamente queste constatazioni, essendo una persona che ha vissuto una vita in mezzo ai giovani, in diverse sedi Universitarie, dalla mia Università della Calabria a quella di Bari, di Urbino, di Napoli, di Catanzaro ecc. ho sempre trasmesso fiducia e speranze, pertanto penso che bisogna trasmettere una “entità” sana a cui affidare la rinascita e il rilancio di Corigliano, questa è la gente comune, pulita, onesta, quella che cerca di sopravvivere giorno per giorno, nonostante i politici acefali.
Amministrare e gestire la cosa pubblica significa, garantire un presente ed un futuro alla popolazione e alle nuove generazioni, invece di far pagare ingiustamente tasse non dovute alla povera gente, inviando cartelle pazze, bisogna far pagare le tasse agli evasori, pertanto sarebbe opportuno applicare la disobbedienza fiscale e civile e mandare a casa questi poveri amministratori, non solo senza testa ma anche senza coda.
Purtroppo Corigliano e la sua popolazione sono costretti a vivere e convivere con politici sprovveduti ed inaffidabili, dalla precedente amministrazione Straface di centro destra, sciolta dal Ministero dell’Interno per connivenza ed infiltrazioni mafiose, per rapporti loschi affaristici tra mafia e politica e pertanto il Comune è stato Commissariato, all’attuale amministrazione Geraci, insieme a quattro funzionari comunali e due titolari di imprese addetti alla manutenzione dei servizi, sono stati incriminati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, per gravissimi reati di tipo ambientale che vanno dal danneggiamento al disastro colposo e al deturpamento del torrente coriglianeto che attraversa il territorio comunale oltre al tratto del mare jonio che costeggia il lungomare cittadino, entrambi sottoposti dalla legge a vincolo paesaggistico/ambientale.
Oltre al Sindaco Geraci, sono stati inquisiti anche gli impiegati Antonio Durante, Franco Vercillo, Antonio Pisani e Francesco Bua, l’amministratore unico “Impec costruzioni Spa” di Pozzuoli/Napoli Sig. Luigi Cimino e il legale rappresentante della ditta “Sdam Srl” di Vaccarizzo Albanese Sg.ra Maria Franca De Simone.
Le indagini condotte dalla guardia costiera della Capitaneria di Porto di Schiavonea, sotto la direzione della Dott.ssa Valentina Draetta, sostituto procuratore.
Quante promesse durante la campagna elettorale, promettere e poi non tenere fede alle promesse fatte, è esiziale per la mancata realizzazione, lo sa bene il Dott. Geraci che aveva impostato tutta la sua campagna elettorale sulla critica del passato e su tante promesse di cambiamento.
Gli elettori possono verificare sul campo che le promesse non si sono concretizzate. Si può ingannare qualcuno, temporaneamente, non si possono ingannare tutti, sempre.
Il cinismo e il potere personale di Geraci e dei suoi azzeccagarbugli, ha perso via via credibilità e i coriglianesi, anche quelli che erano entusiasti di lui, hanno incominciato ad accorgersene, a non credergli più e stanno progressivamente allontanandosi.
Tutto ciò crea molto disagio, sfiducia e confusione nella opinione pubblica, allontana la gente dalle istituzioni, quando si parla di politica e dei politici, associamo gli aggettivi più nefasti come “politica sporca”, ossia quella politica e quei politici che hanno a che fare con la corruzione, con le tangenti, con gli affari loschi.
Al contrario, per gli insegnamenti ricevuti dal mio maestro di vita e di cultura, Magnifico Rettore Carlo BO, io affermo e sono convinto che esiste una buona politica che bisogna recuperare, ossia quella politica di persone oneste che si mette al servizio per il bene comune.
Concludo con la speranza e l’augurio a tutta la popolazione di Corigliano un Felice Anno Nuovo 2016.
Prof. Giovanni FERRARI