Ultimamente si fa a gara a chi si mostra più demente , si parla di conurbazione tra Corigliano e Rossano tuttavia alle chiacchiere non fa seguito una reale volontà a che questo proposito possa diventare realtà , al contrario si creano nuove e più alte barriere per impedirne la realizzazione. Una occasione concreta per avviare il processo di unificazione dei due comuni sarebbe quella offerta dalla sanità , già in passato questo argomento ha diviso ed oggi nonostante le normative vigenti a livello regionale e nazionale si cerca di tirare la coperta da una parte o dall’altra determinando un imbarbarimento dei rapporti tra le due comunità e risvegliando i mai sopiti campanilismi .
Gli amici di Rossano ignorano il decreto emesso da Scopelliti e quello più recente dell’aprile scorso emesso dal commissario governativo ing. M. Scura . Ebbene io sono convito che agitare campanilismi è demenziale soprattutto se questa operazione viene sostenuta da ex sindaci , da primari e da candidati vari della vicina Rossano ormai in avanzata campagna elettorale per le prossime amministrative . Questi fra l’altro dimenticano cosa è accaduto ad Ortopedia ed Otorino dopo i noti e recenti trasferimenti da Corigliano a Rossano , i cittadini sono stati , in pratica , privati di servizi che funzionavano e che oggi sono alla base di un aumento della migrazione sanitaria e quindi del deficit .
Anziché unirci per spingere la politica regionale e quella commissariale a superare nel più breve tempo possibile gli ostacoli burocratici che impediscono l’avvio dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale si continua a gridare a scippi ignorando che le strutture di Corigliano e Rossano anche se dovessero rimanere come sono non son adeguate a dare risposte alle richieste di sanità che vengono dal territorio . Sono inoltre strutture , soprattutto quella di Rossano , di vecchia concezione e complessivamente con un numero di posti letto sottostimato di almeno il 40% rispetto alla popolazione che insiste nello Jonio cosentino e nella zona collinare .
Chiedere insieme e con forza la realizzazione del nuovo ospedale è l’unica lotta che vale la pena combattere potrebbe essere l’unica ,vera ed ultima occasione di conurbazione poiché in quell’area tra contrada Insiti e Sant’Irene potrebbe sorgere la cittadella degli uffici e uno scalo ferroviario che suggellerebbe in modo definitivo la fine di Corigliano e Rossano e la Nascita di una nuova città che dominerebbe una delle aree più ricche della Calabria . Diversamente ci si avvia verso il fallimento ed anche se la politica locale raccatterà qualche inutile consenso di certo non renderà un servizio alla popolazione .
Dott. Rocco Chiaro