Oggi 11 dicembre 2015 abbiamo commesso un reato. Ebbene sì, oggi abbiamo negato ai nostri figli, che frequentano la scuola primaria, il loro diritto allo studio. Perché capita, in alcuni luoghi della Terra nel terzo millennio, di dover scegliere se privilegiare il diritto allo studio o il diritto alla salute.
Perché capita, nella città (città???) di Corigliano che l’11 dicembre vi siano scuole senza riscaldamento. Fatto che in questa pseudo-città potrebbe essere normale … ma normale non è. Normale non è una scuola fredda a dicembre, normale non è cornicioni che cadano, normale non è muri di contenimento che crollano ad agosto e non si sa quando verranno ripristinati, normale non è tapparelle rotte, porte rotte, bagni malfunzionanti, bacinelle che raccolgono acqua in mezzo alle aule quando piove, normale non è frequentare scuole inagibili, scuole che non garantiscono la sicurezza e l’incolumità di bambini e ragazzi. È per questo che siamo rei, abbiamo commesso un reato perché siamo stanchi di accontentarci, perché vogliamo rivendicare i diritti che ci spettano, perché pretendiamo per i nostri figli e per le nuove generazioni, che saranno il futuro della società, il diritto a frequentare scuole sicure e confortevoli, il diritto di vivere in una città dignitosa a fronte di doveri: il dovere di pagare le tasse e il dovere di rispettare la “Res Pubblica”. Questo cerchiamo di inculcare ai nostri figli, come genitori, e se oggi, come ieri, non sono andati a scuola è per una giusta causa.