Apprendo con molto stupore che l’ex Sindaco di Rossano a proposito dell’annosa vicenda dell’ospedale parla di un fantomatico scippo ai danni del nosocomio della sua città. Può qualcosa che non gli appartiene essergli scippato? Naturalmente NO! Forse l’ex Sindaco di Rossano non sa, o fa finta di non sapere, che il l’UOC di Chirurgia di Corigliano Calabro esegue annualmente un numero ingente di prestazioni e serve una fetta di popolazione certamente maggiore rispetto a quella servita dalla Chirurgia di Rossano.
L’ospedale di Rossano, pur annoverando tra i suoi reparti quello di Rianimazione, non può SCIPPARE la chirurgia al nosocomio coriglianese per una serie di logici motivi, tra cui quelli logistici, non può infatti “il fiasco piccolo contenere la damigiana”. Lo spostamento della Rianimazione a Corigliano sarebbe misura più sensata ed economicamente vantaggiosa alle tasche dei cittadini. Sappiamo infatti che trasferire la Chirurgia da Corigliano a Rossano comporterebbe il sacrificio di 3 milioni di euro, che potrebbero esser spesi in modo più diligente. Vista l’attuale situazione della sanità calabrese, oggi come non mai, ritengo esatte le scelte del commissario ad acta Scura che ha inteso con le sue scelte evitare lo sperpero di pubblico denaro. Invito pertanto il Sindaco di Corigliano, Dottor G. Geraci a prendere immediatamente una forte posizione a tutela del nostro nosocomio, evitando in tal modo ulteriori strumentalizzazioni poste in essere da personaggi probabilmente ancora bramosi di poltrone. La strumentalizzazione non è un gesto di sana politica, soprattutto quando essa fa riferimento alla salute pubblica e cerca di danneggiare ulteriormente la grave situazione di questa regione. Ancor più sensata mi pare la decisione di trasformare l’ospedale in un polo chirurgico di alto profilo, migliorando così la qualità dei servizi del comprensorio, mettendo fine al tempo stesso alla telenovela a cui stiamo assistendo.