Passano i regni ed i regnanti, le glorie passano ed anche gli eroi. Passa tutto ciò che su questa terra ha un suo moto e una vita. Ce lo ricordano anche quei tanti calendari, d’ogni forma e colore, a parete e da tavolo, di cui ci forniamo nel corrente mese. Un altro dicembre! A breve, volteremo pagina e ci accorgeremo che di pagine non ce ne sono più.
Il loro tempo è scaduto, pieno o vuoto, bello o brutto che sia stato. E di esso restano i segni: qualche carezza e non poche lacrime. Saranno il lascito per il nuovo anno. Già! Il nuovo anno, che maghi vecchi e nuovi già ci illustrano in lungo e in largo. Io continuerò a seguire le previsioni materne, semplici e a buon mercato. Come sarà il nuovo anno? Come l’altro, quell’altro e quell’altro ancora, con qualche carezza e con non poche lacrime.