La normativa inclusiva e la Riforma del sistema scolastico
Si è tenuto martedì 17 novembre 2015 alle ore 16.00 nell’Aula Magna dell’ITG “Falcone e Borsellino” di Corigliano un seminario di studio dal titolo “La Cultura della disabilità e la Legge n. 107/15 – La normativa inclusiva e la Riforma del sistema scolastico”, organizzato da Alfonso Costanza, DS dell’IIS “Green-Falcone-Borsellino” di Corigliano, in collaborazione con l’IC “Erodoto” della stessa città.
Nella gremita platea dell’Istituto erano presenti, oltre al personale dello stesso Istituto d’Istruzione Superiore, tantissimi Docenti e Dirigenti delle scuole del circondario e di tutta la fascia ionica, visto l’interessantissima tematica trattata.
Erano presenti anche numerosi alunni degli Istituti Superiori, in particolare gli alunni delle quinte classi dell’ITI-ITG-IPSIA “Nicholas Green – Falcone e Borsellino”.
Il servizio hostess è stato svolto dalle alunne della quinta Ipsia Servizi Commerciali coordinati dalla Prof.ssa Amalia Iannucci.
I lavori sono stati aperti e coordinati dal DS Costanza, il quale ha esordito tracciando, a grandi linee, l’evoluzione normativa dell’inserimento delle persone disabili nella società civile. In particolare il DS ha puntualizzato che il Governo dovrà emanare in un decreto delegato apposito una normativa innovativa sulla funzione dei docenti per il sostegno, individuando un nuovo percorso di specializzazione universitaria. Esso prevedrebbe un triennio di studi sulle didattiche speciali delle singole discipline, cui seguirebbe un biennio di specializzazione sull’approfondimento delle diverse didattiche speciali e sulla pedagogia e piscologia dell’età evolutiva orientate alla didattica “cooperativa”.
Nei successivi interventi, della dott.ssa Susanna CAPALBO, Dirigente Scolastico IC Erodoto Corigliano, della Prof.ssa Marinella ALESINA, Anfass Onlus Corigliano, del dott. Angelo GALLO, Direttore dell’U.O.C. di Neurologia A.S.P. Cosenza, del DS Pietro MARADEI, D S Liceo Classico-Scientifico Corigliano, di Tommaso MINGRONE, Assessore Pubblica Istruzione Comune di Corigliano, è scaturito che nella scuola gli alunni disabili, indipendentemente che si parli di “integrazione” o di “inclusione”, sono sempre ed assolutamente un arricchimento per la collettività dell’Istituzione scolastica.
In alcuni interventi è emerso che la famiglia del disabile viene purtroppo abbandonata a se stessa e gli enti locali e le Istituzioni non sono sempre hanno i mezzi o la volontà di mettere in atto tutte quelle attività, addirittura previste dalle normative, per l’integrazione e l’inclusione reale del disabile.
Si è evidenziato che spesso la famiglia preferisce “trattenere” a scuola il proprio figlio, dove “tutto sommato” trova la propria integrazione nella carriera scolastica.
In problema fondamentale, purtroppo, della vera inclusione è quella mancanza d’integrazione nel mondo lavorativo dopo il periodo scolastico.
Addirittura il problema si intensifica quando i disabili restano senza i propri genitori ed emarginati dalla cosiddetta società civile.
L’Avv. Salvatore NOCERA, dell’Osservatorio Inclusione Scolastica delle Persone con Disabilità della FISH e dell’AIPD, punto di riferimento a livello nazionale nella cultura della disabilità, graditissimo ospite della serata, ha sottolineato che purtroppo tornano indietro alla Comunità Europea tantissimi finanziamenti che potrebbero invece essere di potenziamento per l’inclusione della persona disabile.
L’Avv. Nocera ha inoltre specificato che per i docenti di sostegno sono previsti percorsi specifici, “la formazione iniziale dei docenti di scuola dell’infanzia e primaria e di scuola secondaria di primo e secondo grado deve obbligatoriamente prevedere almeno 30 crediti formativi universitari vertenti sugli aspetti della didattica per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali, come condizione necessaria per l’abilitazione all’insegnamento”.
Per quanto concerne gli Enti Locali l’Avv. Nocera ha precisato che ai fini del diritto allo studio e dell’integrazione scolastica sono affidate ai Comuni (per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado) e alle Province (per le scuole secondarie di secondo grado), alcune specifiche competenze precisate dalla normativa vigente (articolo 13, comma 3 della Legge 104/1992, meglio specificato nell’articolo 139 del Decreto Legislativo 112/1998) e dalla sempre più vasta giurisprudenza civile e amministrativa.
Si ricordi, il trasporto gratuito a scuola affidato ai Comuni (articolo 28, comma 1, Legge 118/1971) e alle Province (Sentenza 215/1987 della Corte Costituzionale). Altro compito dei Comuni è l’assegnazione di assistenti per l’autonomia e la comunicazione, nei casi necessari (ad esempio per sordi, ciechi, alunni autistici e cerebrolesi).
La fonte legislativa è costituita sempre dall’articolo 13, comma 3 della Legge 104/1992 e per gli alunni ciechi e sordi, in particolare dalla Legge 67/1993 che assegna solo per loro – salva diversa statuizione di specifiche leggi regionali – tale compito alle Province per le scuole di ogni ordine e grado.
L’Avv. Nocera ha evidenziato che un’ulteriore fondamentale competenza del Dirigente Scolastico è quella di incaricare un collaboratore o una collaboratrice scolastica per l’assistenza igienica agli alunni che ne abbiano bisogno, nel rispetto del loro genere.
Il sig. Sigismondo Mangialardi, del Circolo Velico Lucano di Policoro, ha portato una testimonianza positiva. Nella sua struttura arrivano, da tutta Italia, “solo” ragazzi e non ragazzi abili e disabili. Per come espresso sembra un’oasi felice.
All’apertura del dibattito sono intervenuti sia altri docenti (Femia) che dirigenti (Grispo e Montalti) proponendo interrogativi sulla normativa della n. 107/2015 e i relatori presenti hanno risposto secondo i loro punti di vista.
Nelle conclusioni finali Francesco FUSCA, Ispettore emerito, Ministero P. I. – M. I. U. R. ha argomentato che la DIS-ABILITÀ non è la IN-ABILITÀ, ma solo e soltanto l’ADATTABILITÀ (mentale e psico-fisica di tutti: ‘normali’ e ‘a-normali’).
E, cioè, è l’ADATTABILITÀ proprio nel senso dell’aggettivo ADATTABILE che significa: adeguabile, contentabile, accomodante, conciliante, alla mano; ma anche, in qualche modo: confacente, adeguato, riutilizzabile, universale, intercambiabile, riciclabile, reimpiegabile, versatile, facile; ma anche, infine: duttilità, elasticità, flessibilità, versatilità.
Ha posto in rilievo che non c’è dubbio in chi conosce la Scuola reale (che è diversa e, a volte, ‘lontana’ dalla Scuola legale-ideale) che la CONTINUITÀ EDUCATIVA è vincente sotto tutti i profili di personalità: formativi culturali sociali. Continuità educativa, beninteso, voluta sancita garantita da norme primarie e, anche dalla Legge n. 104/92: Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.
Le stime, attendibili, degli alunni/e che frequentano oggi la Scuola italiana indicano il numero 210.000. A fronte del quale, per il noto diffuso rapporto 1/2, i docenti specializzati per il sostegno (e quelli di ‘supporto’) devono essere circa 120.000. Le ‘cattedre’, tutte, invece sono 90.000 cui, evidentemente: mancano 30 mila insegnanti di sostegno.
L’Ispettore Fusca ha invitato il DS Costanza a riaggiornare il tavolo, fra sei mesi, per un consuntivo sulle attività pratiche e reali che si metteranno in atto in futuro.
Nel ringraziare e salutare tutti i presenti il DS Costanza ha concluso con la massima di G. Rovini:
“La vera disabilità è quella dell’anima che non comprende, quella dell’occhio che non vede i sentimenti, quella dell’orecchio che non sente le richieste d’aiuto. Solitamente, il vero disabile è colui che, additando gli altri, ignora di esserlo.” – Decibel –