Sono passati più di tre mesi dalla terribile alluvione che ha colpito i territori di Corigliano e Rossano; sempre tre mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri (del 27 agosto) che ha contestualmente stanziato 3,9 milioni di euro per permettere ai Comuni di far fronte alle spese sostenute nell’immediatezza dei fatti calamitosi e di avviare i primi interventi infrastrutturali; tre mesi, infine, da quando la Regione si è impegnata a sostenere progetti di risanamento idrogeologico sul territorio.
Corigliano, però, come la vicina Rossano, sta ancora aspettando che le parole pronunciate in quei momenti si trasformino in fatti ed atti concreti. Dopo la nomina del commissario delegato per la gestione dei fondi allora stanziati, però, non ci è dato sapere a che punto sia lo “stato dell’arte” cosi come non sappiamo che fine abbia fatto l’Accordo Quadro tra Ministero dell’Ambiente e Regione Calabria del 2010, avente ad oggetto la programmazione ed il finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico e che per la Città di Corigliano riguardava la sistemazione idraulica dei torrenti Malfrancato e San Mauro per un importo totale di 1 milione e 700 mila euro mentre per il torrente Leccalardo era previsto un intervento ammontante a 3 milioni di euro a valere su fondi nazionali. Di tutte queste opere, ad oggi, si sono perse le tracce e, nonostante se ne parli di tanto in tanto, la prospettiva che si delinea non è assolutamente delle più rosee. Per insipienza del Ministero, e più in generale del Governo nazionale che non si sta dimostrando particolarmente attento ai problemi del Mezzogiorno e della Calabria o della Regione o, forse ancora, delle strutture commissariali individuate, assistiamo ad una mancanza di interventi post alluvionali ed anzi registriamo ancora una volta, solo proclami propagandistici di cui l’ultimo, del primo novembre scorso, quando il dirigente regionale della Protezione Civile annunciava la pulizia degli alvei dei torrenti di Corigliano e Rossano entro la metà del mese di novembre e naturalmente, ad oggi, non si è iniziata alcuna pulizia degli stessi. A questo punto chiediamo con forza che la Regione ci dia delle risposte celeri in merito.
Gruppo consiliare “Forza Corigliano”
Antonio Ascente, Franco Bruno e Francesco Algieri