La questione “diritti di rogito”, invece, è del tutto definita a livello nazionale; e il sigillo l’ha apposto proprio la Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti, la scorsa estate, con la delibera n. 21 del 24 giugno 2015, alla quale tutti i Cittadini Coriglianesi possono avere accesso al seguente indirizzo: http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_autonomie/2015/delibera_21_2015_sezaut_qmig.pdf . La Sezione delle Autonomie ha sancito che i diritti di rogito spettano solo e soltanto ai segretari di fascia C e spettano, tra l’altro, non al netto ma al lordo di tutti gli oneri accessori connessi all’erogazione.
A tale principio debbono conformarsi obbligatoriamente tutte le Sezioni Regionali di Controllo ai sensi dell’art. 6, comma 4, d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213. Questi principi di diritto valgono non solo per il futuro ma anche, ovviamente, per il passato, visto che interpretano univocamente l’art. 10 comma 2 bis d.l. 90/2014 che risale all’agosto 2014. Dunque, non è sufficiente che l’amministrazione abbia sospeso l’erogazione dei diritti di rogito (ci saremmo ben sorpresi del contrario), ma deve farsi restituire integralmente quanto già versato. E visto che tali emolumenti “non sono stati richiesti dal segretario” è ovvio che quest’ultimo non avrà, di certo, alcun problema a restituirli. Del resto, qualora l’amministrazione comunale nutrisse ulteriori dubbi basterebbe interpellare in merito la locale sezione della Corte dei Conti nonché, successivamente, rendere edotta tutta la cittadinanza coriglianese della risposta ricevuta. Per quanto riguarda il piano di bitumazione delle strade comunali per 1’350’000 euro: i Cittadini Coriglianesi dovrebbero sapere come intende l’amministrazione finanziare la rata di mutuo che si accenderà con la Cassa Depositi e Prestiti per dare seguito a tale investimento. Con nuove tasse? Tagliando la spesa? Oppure con i soldi del Monopoli?