Dote evidente di Giuseppe Geraci è la franchezza, anche quando si tratta di affrontare argomenti difficili. Lo incontro, che è già sera, nel suo ufficio di palazzo Garopoli, nel centro storico di Corigliano. E’ sempre uguale, quasi come se il tempo, per lui, si fosse fermato. Solito maglione a scollo, cravatta d’ordinanza, giubbotto scuro sbottonato. Come un ragazzino. La mazzetta dei giornali sul tavolo. Lo trovo, però, un tantino più tranquillo e misurato rispetto al passato.
Segno che il tempo, quando passa, incide soprattutto sul carattere, smussandone gli angoli. E’ bello parlare con lui dopo tanto tempo, poiché lo facciamo di nuovo in modo affettuoso e confidenziale, cominciando con un’allegra abbuffata di ricordi, legati a uno dei periodi più belli e movimentati della nostra vita: la seconda metà degli anni ’90, quando condividevamo, oltre alla politica, che spesso ci ha diviso, altre mille passioni, tra cui quella per il cinema.
LEGGI ARTICOLO COMPLETO