Querelato il sindaco di San Giorgio Albanese che ha ordinato il taglio dei due ulivi nani sulla tomba privata del carismatico ex primo cittadino comunista di Corigliano
Figura umana e politica affascinante, controversa ed inquieta al contempo, per Gabriele Meligeni a quasi nove anni dalla morte sembra non esservi pace. O meglio: qualcuno nei giorni scorsi ha funestato la sua pace eterna secondo i familiari dell’ex sindaco comunista di Corigliano Calabro (nella foto con a fianco Pietro Ingrao anche lui da poco scomparso), unanimemente riconosciuto e in ogni parte politica della città come il sindaco più popolare e carismatico della sua storia.
Meligeni, architetto e fine artista nella sua irrequieta ed apprezzata arte pittorica, era venuto a mancare all’età di 63 anni il 31 dicembre del 2006. I suoi funerali furono celebrati il giorno di Capodanno del 2007. E dopo le esequie fu sepolto nel cimitero di San Giorgio Albanese, il confinante piccolo comune di cui è originaria la vedova, Anna Maria Pirillo, la quale risiede a Corigliano ma proprio a San Giorgio Albanese in passato ha ricoperto la carica d’assessore comunale.
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