Lineamenti storici dell’insediamento urbano e rurale. Analisi storica Corigliano Calabro. Storia del demanio comunale e della bonifica agraria nella piana di Sibari dal 1806 al 1950. E’ questo il titolo del volume, scritto dal compianto architetto, Mario Candido, che sarà presentato domani domenica 11 ottobre, alle ore18 presso la sala degli specchi del Castello Ducale, nel centro storico.
All’evento, promosso da Campo Verde Agricola Spa e patrocinato dall’amministrazione comunale di Corigliano, interverranno il sindaco Giuseppe Geraci, l’assessore alla cultura Tommaso Mingrone, Antonio Schiavelli, consigliere Campo Verde, il prof. Emanuele Greco, direttore della Scuola Archeologica Italiana ad Atene e l’architetto Antonio Aprelino dello Studio Candido. La scelta della data non è casuale perché l’arch. Candido è morto giusto un anno fa l’11 ottobre del 2014. L’importanza e la portata di questo ultimo lavoro di Candido è sottolineata dal prof. Greco nella prefazione al volume: “Si tratta – scrive il prof. Greco -dell’ultima grande fatica alla quale egli attendeva da anni e che sintetizza bene anche il suo profilo di architetto, storico del monumento e del paesaggio, ed alla fine quello dello storico a tutto campo che intreccia il suo interesse intellettuale con l’impegno politico (ricordo la breve esperienza di Mario assessore alla cultura del comune di Corigliano). Tuttavia, per venire all’argomento del libro, dobbiamo prendere le mosse da Ermanno Candido, padre di Mario, figura dominante nella storia moderna della Sibaritide che riaffiora nella pagine del figlio con un distacco storiografico e senza alcuna indulgenza emotiva. Non è questa la sede per farlo – aggiunge il prof. Greco – ma un giorno si dovrà intraprendere una ricerca sul ruolo di Casa Candido nella storia dell’archeologia della Magna Grecia, una Casa nella quale sono transitati studiosi eminenti che con Ermanno Candido erano in rapporto di amicizia ed alla cui esperienza non ricorrevano mai invano, da P. Orsi a U. Zanotti Bianco e P. Zancani Montuoro, da U. von Kahrstedt fino ad A. Maiuri per citare solo i principali. Mario, nell’affrontare il tema del suo libro, sa bene che Corigliano, è parte del territorio di Sibari, della chora come dicevano i Greci, ma può seguire la nascita del borgo a partire dalle origini nel 977 d.C. indagarne lo sviluppo con la creazione del feudo e con tutte le complesse vicende che seguirono fino alla
riforma agraria degli anni ’50 del secolo scorso. La vera svolta che tanta parte ha nella scoperta di Sibari è la storia interessantissima della bonifica”.
Giacinto De Pasquale