Tre diversi Assessori al Bilancio, Finanze e Tributi, non sono bastati al Sindaco Geraci per trovare un assetto stabile alla gestione, sempre più precaria e delicata, dei conti comunali. Così come un Assessore al marketing non è stato sufficiente per rilanciare una Città ormai al tracollo.
Fra qualche mese, probabilmente, assisteremo anche al siluramento dell’attuale Assessore ai Lavori Pubblici, il secondo di questa Giunta, che finirà per essere considerato il capro espiatorio per la terza estate consecutiva che ci troveremo quasi sicuramente ad affrontare senza il Lungomare. Non pagano ancora pegno l’Assessore alle Manutenzioni, nonostante i disastri omogeneamente sparsi sul territorio, e nonostante la vergognosa gestione cimiteriale (da oltre un anno non ci sono loculi comunali per i Defunti!); il Vicesindaco, nonostante abbia soppresso il Giudice di Pace; l’Assessore all’Ambiente e protezione Animali, nonostante l’incapacità ad avviare un serio progetto di differenziata e nonostante i suoi fallimenti in fatto di canile comunale e gestione del randagismo; l’Assessore alla Cultura, che si arrabatta a spacciare per rinnovato fermento culturale favorito dal Comune, le iniziative tutte private di chi alla Cultura ci tiene veramente. E non vogliamo ricordare la prematura scomparsa politica dell’ex-Presidente del Consiglio Comunale, immolata nel nome della “moralità” a pochi giorni dalla sua elezione.
L’ennesimo, nevrotico provvedimento del Sindaco, di cacciare due Assessori, è il sintomo più evidente del pressappochismo e dell’incapacità di governo dello stesso Geraci. Ma è anche l’esempio più lampante di una maggioranza fondata sul nulla, che non ha una minima reazione di dignità, e che preferisce accodarsi in silenzio alle cervellotiche iniziative (poche, in verità) del capo Geraci.
5 Assessori , l’ex-Presidente del Consiglio Comunale, il Dirigente del Settore Finanziario, tutti dimissionati in due anni e mezzo, sono l’autobocciatura delle scelte dello stesso Geraci: enfatizzati, agli esordi, come i risolutori di ogni problema, oggi vengono buttati al macero come i creatori dei problemi. E, ciò nonostante, il Sindaco Geraci continua imperterrito il suo percorso, inventandosi qualche altra vittima sacrificale (chi sarà il prossimo Assessore al Bilancio e Finanze? Varrà la pena di farsi crocifiggere?).
Noi diciamo che il Sindaco deve prendere atto che il fallimento, ormai, è solo suo: la Città è allo sbando, anche per colpa di un’alluvione le cui concause sono da ricercare nell’assenza di ogni manutenzione ordinaria del territorio, così come nell’assenza fisica del Sindaco e della sua Giunta in ogni fase decisionale dell’emergenza alluvione. Se Geraci si lamenta di non aver ricevuto conforti immediati nella fase emergenziale, lo si deve anche al fatto che egli ha preferito starsene a casa sua, piuttosto che incontrare il Prefetto, il Presidente della Regione, il Questore, la Protezione Civile, nei momenti di massima emergenza.
PSI – Sezione di Corigliano
SEL – Sezione di Corigliano