È risaputo che la scelta degli assessori è un atto rientrante nella sfera della discrezionalità del Sindaco in virtù del fatto che lo stesso si assume la responsabilità dell’azione amministrativa. Tuttavia la revoca dei due assessori, avvenuta nei giorni scorsi, desta molte perplessità soprattutto per ciò che concerne l’Assessore Siinardi nominato da appena tre mesi. Le ragioni, almeno quelle apparenti, sono indicate nello stesso provvedimento di revoca. Eppure da un’attenta lettura possono essere ravvisate diverse contraddizioni e incongruenze. Per esempio il linguaggio utilizzato nel provvedimento di revoca non sembra affatto quello utilizzato dal Sindaco.
Basta sentirlo disquisire in Consiglio Comunale per rendersi conto che parla diversamente da come scrive. Ma vi è un passaggio che forse più di ogni altro fa pensare, ed è quando, quasi si rimprovera l’assessore reo di non aver avviato azioni per il recupero dell’evasione fiscale. E allora ci chiediamo: ma il Sindaco voleva forse in tre mesi di gestione amministrativa a firma Siinardi i miracoli? Come mai tutta questa solerzia nei confronti di Siinardi, mentre l’Amministrazione non ha neppure preso in considerazione la Corte dei Conti, tenuto conto di come questo Organismo già due anni fa nelle sue prime prescrizioni sollecitava l’Esecutivo a mettere mano all’evasione ? Ma dove si sfiora il paradossale è quando si vuole “giustificare” i provvedimenti di revoca con queste parole: “maggiore operosità e dinamismo”. Ma se questa Amministrazione è notoriamente definita dalla cittadinanza come paralizzata, addormentata o per meglio dire inetta, come può, poi pretendere, sollecitudine in pochi mesi. Per non parlare del passaggio relativo al gioco di squadra(sic!), ma quale squadra? Forse è più corretto parlare di giochi parasubordinati all’oligarchia comunale. Nel nostro Municipio pochi comandano, mentre chi esegue è la maggior parte. L’ex Assessore Siinardi sicuramente era una persona che nell’esercizio delle sue funzioni non era molto disposto ad eseguire gli ordini, infatti il suo carattere non è certo mansueto, ma non sembra essere affatto un incompetente. E a tal proposito ricordo che nella relazione al bilancio di previsione aveva esplicitato nei dettagli cosa e in che direzione avrebbe condotto l’azione amministrativa relativamente al suo settore, ed in quella circostanza parlava del programma per il recupero dell’evasione. Mentre non si è ancora capito qual è il programma del Sindaco e quindi che cosa vuole intendere quando afferma che questa esperienza amministrativa la vuole “proseguire con operatività”. Mi chiedo: cosa è stato realizzato in questi due anni di amministrazione della città ? La realtà, secondo me, è che la barca ormai è alla deriva e ben difficilmente riuscirà a recuperare la rotta, non si salverà nessuno ne il Capitano e ne l’equipaggio, bisogna inviare qualche SOS all’esterno e sperare che qualcuno venga in aiuto nell’interesse della città, oppure non resta che una alternativa: convocare il Consiglio Comunale e chiedere la collaborazione dell’intera Assise e di tutti i partiti per cercare di salvare il salvabile.
Elvira Campana
Consigliere Comunale Gruppo NCD