«Mi piego ma non mi spezzo» sembra voler “dire” il povero cesto appeso all’apposito paletto sul lungomare di Schiavonea, a Corigliano Calabro. Comunque sia, l’immagine è una delle tante, tantissime d’una simbologia dalla casistica ormai infinita del degrado urbano – e sociale in un tutt’uno – che avvolge in una stretta morsa l’intera città jonica nel suo lungo e nel suo largo. E che non accenna alla benché minima battuta d’arresto.
LEGGI TUTTO