INTERVENGA IL PREFETTO
Il comune di Corigliano è stato sciolto per mafia e, naturalmente, pezzi della sinistra giustizialista si sono immediatamente scagliati contro gli avversari politici, ignorando la realtà.
A far precipitare il Comune nell’abisso dello scioglimento, il cognome del sindaco di allora, la cui unica colpa era la parentela con i fratelli Straface.
Dai rilievi della commissione antimafia, però, risulterebbero ben altri responsabili del disordine amministrativo. I commissari non sono riusciti o non hanno avuto il tempo di fare “pulizia” negli uffici. Per fortuna è stato eletto a Sindaco un galantuomo che, non avendo scheletri nell’armadio, potrebbe fare tutto ciò.
Parliamo di una rivoluzione all’interno del Comune che presuppone una forte volontà politica e la consapevolezza delle relative difficoltà poiché il comune scarseggia di personale qualificato. Temo che gli attuali capi settore dell’area tecnica si sentano indispensabili e, quindi, incuranti delle lamentele che vengono da più parti, di fatto agiscono indisturbati nel calpestare ripetutamente i diritti dei cittadini.
Si calpestano diritti quando il capo settore all’urbanistica non dà risposte alle istanze di cittadini o imprenditori; si calpestano diritti quando il capo settore al manutentivo manda letteralmente a quel paese cittadini che chiedono interventi che sono nel proprio diritto. A volte capita, come è successo recentemente, di minacciare un cittadino con linguaggio mafioso “te la faccio pagare cara” la cui unica colpa è di aver denunciato una discarica abusiva.
So che il sindaco in queste ore sta valutando attentamente le questioni non ancora risolte all’interno degli uffici e che, dovendo prendere provvedimenti molto pesanti a riguardo, è necessario che tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, stiano al suo fianco.
Mi permetto di fare un appello a sua Eccellenza il prefetto di prodigarsi per farci avere al più presto almeno due “sovraordinati” perché la situazione a Corigliano è molto grave e si rischia un collasso amministrativo vanificando gli sforzi di Geraci per farci scongiurare il dissesto e soprattutto garantire trasparenza e legalità.
Il presidente provinciale UDC “Con Geraci Sindaco”