Il 14 settembre 2015, presso l’Istituto Comprensivo “ Don Bosco” di Cantinella di Corigliano, si è dato inizio alle attività didattiche. Il Dott. Agostino Guzzo, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo, ha accolto gli alunni presso l’Aula Magna della scuola secondaria di primo grado ed ha inteso sottolineare, nel corso di un intervento particolarmente intenso ed in modo assolutamente esplicito, l’importanza della cultura e il ruolo fondamentale della scuola, quali elementi imprescindibili nel delicato processo di accrescimento dell’individuo e di formazione del cittadino.
Affermazioni, queste, condivisibili ed adamantine soprattutto se pronunciate in un momento in cui il contesto storico è “mortificato” da una gravissima crisi internazionale che rischia di coinvolgere e far precipitare in un baratro anche Stati e Società a Democrazia avanzata e con un solido assetto economico.
Ma, tralasciando difficoltose analisi di politica internazionale, ritengo che, in fasi storiche, quali quella attuale, caratterizzate oltre che da incertezza e da paura anche da superficialità, pressappochismo, ipocrisia , qualunquismo, debba essere garantita e tutelata la Cultura: perché è la Cultura che ci permette di conoscere i nostri diritti ed i nostri doveri; è la Cultura che ci consente di discernere tra le varie esperienze della vita; è la Cultura che ci consente di poter optare per un futuro diverso per i nostri figli; è la Cultura che ci permette di combattere l’invadente volgarità del nostro tempo che, a tratti, è sorridente, ma, il più delle volte, è caustica ed amarissima; è la Cultura che dà la possibilità di creare un “assetto sociale” in cui non possano realizzarsi barriere tra individui “diversi”, intolleranze, discriminazioni, ghettizzazioni, prevaricazioni, violenza.
In tale ottica, è, assolutamente, innegabile che tutti noi che operiamo nella Scuola in qualità di Educatori, abbiamo una grande responsabilità: quella di essere in grado di intercettare i “bisogni” e le istanze delle nuove generazioni; quella di essere, oggettivamente, in grado di “parlare”ai giovani e fornire delle “risposte” per il loro futuro; quella di essere in grado di indicare una strada per evitare le sperequazioni, le astruserie, le meschinità della realtà attuale. La scuola è, d’altronde, il luogo specifico in cui l’individuo ha l’opportunità di realizzare una non banale sensibilità culturale e di maturare un particolare rigore etico che gli consentiranno una analisi corretta della società ed una critica obiettiva dei fatti e delle circostanze.
Sosteneva Platone ne La Repubblica: “ La società che non si prende cura dell’educazione delle giovani generazioni è una società che non pensa al suo futuro”.
Buon lavoro a tutti: docenti ed allievi.
ISTITUTO COMPRENSIVO “DON BOSCO”
CANTINELLA DI CORIGLIANO
14.09.2015 Prof. Maria Matranga