Lungomare di Schiavonea. Ancora problemi. Non sono questa volta solo le classiche cattive condizioni del manto stradale, la scarsa illuminazione e le segnalazioni inefficaci, a creare ingenti problemi, ai residenti. Da ieri si registra infatti un preoccupante fenomeno. Vi sono roghi su tutto il lungomare, un vero e proprio pericolo per la salute dei cittadini, anche perché, a bruciare sono i cumuli di spazzatura e di materiale restituito dal mare, circa un mese fa, nei giorni di maltempo di metà agosto.
Un danno evitabilissimo, ma siamo qui a raccontare di un episodio spiacevole e pericoloso per la salute. I fatti. In un mese dal maltempo non sono state ripulite le aree, su tutta la costa infatti insistono vere e proprie montagne di rifiuti ed altro, e qualcuno, esasperato, ha deciso, tra sabato e domenica, certamente sbagliando, di dare fuoco per cercare almeno di ridurre la quantità. In alcune zone si tratta di vere e proprie collinette, formate da ogni tipo di materiale. Non sono state bruciate semplicemente erbacce, ma anche materiale edilizio abbandonato, elettrodomestici e tanto altro. Il risultato è facile da immaginare. Cenere, polveri dannose nell’aria, puzza, ed un impatto visivo a voler essere buoni, spiacevole. In una giornata calda e soleggiata il lungomare sarà popolato, da qualche turista, da residenti, da gente che dovrà sorbirsi le pericolose polveri che da ore sono nell’aria. Ennesima falla nel sistema della manutenzione, ennesimo autogol di chi dovrebbe controllare lo stato dei luoghi, e non è valido, per dei cumuli di erbacce miste a rifiuti, accampare scuse sulla mancanza di fondi. Togliere questa serie di notevoli raggruppamenti di rifiuti, in un mese, dal lungomare, sarebbe stato semplicemente un atto di buon senso, scontato, normale. Intanto i cumuli bruciano, tra scuse, polemiche ed accuse.