Dopo il nostro articolo sulla cocaina libera in alcuni locali della movida estiva, nell’opinione pubblica si è diffuso uno strano sentimento d’indignazione. Nel senso che tutti parlano incazzati di prevenzione, repressione, controlli e divieti, senza sapere di dire stronzate, poiché pensano che in questo paese drogarsi sia proibito.
Non sanno d’illudersi, poiché non è così: di fatto è tutto libero, a cominciare dal piccolo spaccio. Ovvero, l’anello debole della catena, la rete capillare dello sballo, in cui trovi quelle mezze calze indispensabili a moltiplicare i clienti, allargare il mercato e a ingrassare i pesci grossi.
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