Ti rivedo – son tornato dalla vacanza estiva – e ritrovo in te i segni d’una antica gioia. Frammentata, sbiadita, sopita, ecco, riemerge e sale fino agli occhi tuoi, stampandosi nei tanti colori degli affetti passati. Di quella gioia antica anche io sono parte. Perciò la colgo, mia cara Madre.
Essa mi appartiene e mi restituisce, belli e freschi, volti e voci delle mie più familiari radici in un paese ormai tanto, tanto lontano. Quanti, troppi cuori non battono più, innanzi all’avarizia del tempo! Ti benedico, Madre santa, per questi lampi, un miracolo, che tu, solo tu, quasi novantenne, a sorpresa mi rinnovi.