L’amministrazione di Corigliano proroga a giorno 18 Agosto, dall’originaria scadenza del 17, il perentorio termine per presentare domanda di rimborso a seguito dell’alluvione ed etichetta come lagnanze le proteste dei cittadini oltre ad addossare le responsabilità della ristrettezza dei termini al Governo Centrale.
Un’amministrazione che così si rivolge ai cittadini colpiti da un drammatico evento dovrebbe ben riflettere sul ruolo che svolge ed ancor più dovrebbe farlo qualora davvero il termine per presentare le domande fosse stato imposto dal Governo. Invece, infatti, di lamentarsi delle lagnanze dei cittadini avrebbe dovuto pretendere dal Governo una tempistica diversa, anche perché il consiglio dei ministri è previsto per il 27, e difendere la dignità dei Coriglianesi rivendicandone il sacrosanto diritto a gestire l’emergenza, dedicandosi ai lavori urgenti, alla messa in sicurezza, tra le altre cose fatta senza l’ausilio dell’Ente, senza aver l’assillo di doversi dedicare alla carta bollata.
Così non è stato, così, probabilmente, non sarà, ed allora che ognuno si assuma le proprie responsabilità! Si inizi col dire di non avere competenze e capacità per amministrare Corigliano, si prosegua con le scuse alla città e poi, se un minimo di dignità è rimasta, si vada a casa…
Giuseppe Guido
Cgil Comprensoriale
Giuseppe De Lorenzo
responsabile CGIL Camera del Lavoro