“Water Front” 2 Riflessioni
- Scritto da Mario Ruffo. Creato il 10 Dicembre 2013
All’Arch. Antonio Pisani R.U.P. Interventi P.I.S.U. – All’Ing. Franco Vercillo Responsabile P.I.S.U. e R.U.P. del P.S.A. della Sibaritide -Al Dott. Giuseppe Geraci Sindaco di Corigliano Calabro.
In merito alla richiesta (prot. n. 48039 del 23/10/2013) avente ad oggetto l’intervento P.I.S.U. denominato “water-front”, si denuncia pubblicamente che le autorità competenti non hanno ritenuto opportuno rispondere . Quindi chiediamo ancora una volta ed alla luce degli avvenimenti metereologici recenti come s’intendono smaltire le acque piovane e quali opere di difesa del suolo s’intendono realizzare lungo tutta l’area d’intervento del “water-front”?
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Nel documento sopraindicato, ricordiamo, si richiamavano i progettisti a verificare la funzionalità delle opere pubbliche e nel contempo si sollecitavano alcuni accorgimenti tecnici che secondo il nostro modesto parere mitigherebbero il rischio d’inondazione, ormai frequente, dell’area d’intervento del “water-front” (si vedano i siti relativi: al Progetto AVI http://sici.irpi.cnr.it/ e Banca dati ASICal http://www.camilab.unical.it/). Difatti, in data 14-11-2013 a fronte di precipitazioni metereologiche che hanno segnato il loro picco con devastanti effetti nella notte del 16-11-2013 e nei giorni del 29-11-210 e dell’ 1 -12-2013, si è materializzato l’evento da noi temuto e cioè l’area oggetto d’intervento di riqualificazione “water-front” (dal torrente Coriglianeto a contrada Pirro Malena) è stata completamente inondata e sommersa. Le cronache di questi giorni hanno ampiamente riportato i fatti: il litorale che va da Schiavonea a Pirro Malena è soggetto costante di eventi calamitosi, dovuti soprattutto all’intervento maldestro dell’uomo e alla scarsa attenzione mostrata negli ultimi decenni dalla pubblica amministrazione e dai progettisti di opere pubbliche. Una infinita lista di “incompiute”e di cavalcavia, ponti in genere, anfiteatri montani, danno evidente dimostrazione di estreme competenze ingegneristiche. Evidenziare tali anomalie dunque è doveroso, onde evitare che altri interventi infrastrutturali si rivelino inutili se non dannosi per il territorio. Pertanto si richiamano le spettanti autorità a voler rispondere sollecitamente alle questioni da noi sollevate, onde evitare l’assunzione di responsabilità penali, nel caso in cui i lavori non solo non risolvono come richiesto a norma di legge la questione ambientale (Rischio idraulico) ma andrebbero oltremodo ad aggravare l’evidente stato di fatto. (vedi foto) Sicuri di un positivo riscontro porgiamo distinti saluti.